Chiude un altro negozio: addio a «Progetto arredo»

Con la fine dell’anno ha chiuso i battenti «Progetto arredo», il negozio di oggettistica e complementi d’ arredo di piazza Matteotti.

Un altro occhio di bottega, che faceva della selezione di oggetti e decorazioni originali per la casa la sua identità, si chiude nel centro storico. La prima sede del negozio era stata a lato della Pieve ed era stata aperta dal Mobilificio Garotti di Varano Melegari. Era lì che l’attuale titolare dell’attività, Maddalena Amoretti, aveva iniziato a dare una mano nel 2010: l’aiuto occasionale si è trasformato via via in una passione per il lavoro in negozio, tanto che nel 2013 ha rilevato l’attività, rimanendo inizialmente nella sede originaria, per poi trasferirsi lungo Borgo XX settembre e infine nell’attuale collocazione di piazza Matteotti.

La nuova posizione aveva permesso alla titolare, in questi ultimi anni, di aggiungere nuove linee, con esposizioni anche all’esterno del negozio, che parlavano di lei, del suo gusto: entrando nel negozio si entrava dunque un po’ «a casa» di Maddalena: quello che a lei ha sempre scelto, seguendo uno stile preciso, era esposto in maniera traboccante, in un ambiente straripante di ceramiche, tazze, specchi cornici, cuscini, quadri con soggetti di campagna, circondati da aromi ed essenza che nell’insieme hanno sempre dato l’idea di un contenitore pieno, senza spazi vuoti. Ed è questo aspetto, il piacere di curiosare, di scegliere tra tante proposte, che mancherà alla clientela, proveniente da tanti paesi oltre che da Fornovo. «In tanti - conferma Maddalena - mi hanno detto «ma adesso, se chiudi, come faremo?». Non posso dire che sia mancata la clientela, anzi: è solo che non ci sono più le condizioni per andare avanti, i costi sono troppo elevati, sia quelli delle utenze che dei prodotti, il cui costo è aumentato notevolmente e dovrei quindi alzare i prezzi e non intendo abbassare la qualità delle proposte: quindi ho scelto di terminare questa esperienza. Ovviamente mi dispiace perché prima ancora che un lavoro questa è sempre stata la mia passione perché ha a che fare con la creatività e con le cose belle».

Do.C.