Il volto parmigiano di Pressing
Monica Bertini, giornalista e volto parmigiano di Mediaset, la serie A ha da poco compiuto il giro di boa. Partiamo dal Parma.
«Che potessero esserci difficoltà, era da mettere in preventivo: spesso, infatti, le neopromosse pagano lo scotto del salto nella categoria superiore. Confesso di essermi probabilmente illusa anch'io, all'inizio, con quelle prove convincenti. Dopo il black out accusato al Maradona, i crociati sono andati incontri a troppi alti e bassi».
Di questo passo è evidente che il massimo salvezza si complichi.
«Specie se consideriamo che nella parte bassa della classifica c'è grande equilibrio: dal Verona terzultimo al Torino undicesimo, ci sono otto squadre racchiuse nel giro di quattro punti. Prendete il Cagliari: con la vittoria sul Lecce di domenica ha fatto un bello scatto in avanti. Sul Parma io resto comunque fiduciosa: ritengo infatti che la squadra di Pecchia abbia tutte le carte in regola per raggiungere l'obiettivo stagionale».
Quanto sta incidendo l'assenza di Bernabé?
«Le ragioni di questo periodo di appannamento del Parma non sono esclusivamente legate alla perdita di Bernabé: è chiaro che ci alla base di questa situazione ci siano anche altri fattori. Ma di sicuro l'infortunio dello spagnolo ha privato la squadra di quel giocatore potremmo definirlo geniale, in grado di accendere la luce».
La sorpresa del campionato?
«Dico la Lazio. In estate non ha fatto un mercato sfavillante da poter essere considerata una squadra di prima fascia. Invece è lì, in piena zona Champions. Merito di un allenatore importante come Marco Baroni, che sta ripetendo anche sulla panchina di una grande l'ottimo lavoro fatto a Verona lo scorso anno dove, centrando la salvezza, si rese protagonista di un'impresa».
E la delusione maggiore fin qui?
«Guardando la classifica, allo stato attuale, direi il Milan: per il valore della rosa a disposizione, i rossoneri avrebbero potuto ambire ad occupare una posizione differente. Mi aspettavo di più».
Milan che sarà anche il prossimo avversario del Parma: che partita si aspetta domenica a San Siro?
«Ho ancora negli occhi la prestazione dell'andata e l'esaltazione collettiva determinata da quel Parma così arrembante. Il Milan arriva dalla sconfitta contro la Juve: conoscendo Sergio Conceicao come un sergente di ferro, posso immaginare che dopo questo primo passo falso abbia fatto una bella strigliata ai suoi giocatori. Uno spiraglio di ottimismo, per il Parma, può aprirsi con la prevedibile stanchezza dei rossoneri, dopo gli impegni ravvicinati in Supercoppa, Champions e campionato. Il Milan resta una squadra con individualità di spessore, ma i crociati dal canto loro possono far male con la loro velocità».
Nelle ultime ore, Parma attivissimo sul mercato: sono arrivati lo svedese Ondrejka e l'attaccante Djuric.
«Due colpi interessanti. Djuric, in particolare, è un attaccante di notevole esperienza, che potrà far sentire la sua presenza nell'area di rigore avversaria con la sua abilità nel gioco aereo».
A proposito di attaccanti, nei primi tre posti della classifica marcatori troviamo due italiani: Retegui e Kean.
«È un bel segnale, questa linfa "made in Italy” nel reparto offensivo mi piace: può essere di buon auspicio per Spalletti. Di Retegui apprezzo l'umiltà».
E a proposito dell'Atalanta di Retegui, Monica, pensi che la Dea sia ancora in corsa per lo scudetto?
«Non credo che la Dea possa essere esclusa da quella lotta, per qualità dei suoi interpreti e gioco espresso. Peraltro, nelle ultime stagioni, Gasperini ha sempre fatto meglio nel girone di ritorno: se questo trend dovesse essere confermato, visto il buon bottino di punti raccolto dall'Atalanta all'andata, ne potremmo vedere delle belle».
Intanto in testa c'è il Napoli, con l'Inter subito dietro.
«Vedo il Napoli favorito, non perché sia più forte delle altre quanto per il fatto che i partenopei, a differenza delle prime inseguitrici, Inter e Atalanta appunto, possono concentrarsi unicamente sul campionato. Da qui alla fine, la squadra di Conte giocherà praticamente una sola volta alla settimana: la strada potrebbe essere in discesa».
Sabato però al Maradona arriva la Juventus.
«Per il Napoli incontrare i bianconeri adesso è chiaramente un vantaggio: dopo la Supercoppa a Riyad, la Juve ha affrontato il derby, il recupero in casa dell'Atalanta, il Milan e un impegno in Champions. Un tour de force incredibile. La squadra di Thiago Motta è cresciuta sul piano del gioco, ma il Napoli arriva a questa supersfida molto più riposato>.
Soddisfatta del tuo Pressing?
«Molto. Anche noi giochiamo una sorta di campionato (ride, ndr). All'inizio di questa stagione abbiamo raccolto l'ambiziosa sfida legata alla collocazione in seconda serata su Canale 5, la nostra rete ammiraglia: siamo una squadra molto affiatata».
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