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Formazione

Opportunità di lavoro in montagna per chi studia nelle scuole professionali

Opportunità di lavoro in montagna per chi studia nelle scuole professionali

di Monica Rossi

03 Febbraio 2025, 10:13

In alcune regioni l’allarme suona da tempo: non si trovano lavoratori qualificati. Mancano, ad esempio: metalmeccanici, tecnici manutentori, edili, cuochi, camerieri, operatori agro e silvopastorali, oltre che tecnici altamente specializzati nel settore dell’ingegneria (in tutte le sue specializzazioni).

La lista è lunga. Perché? C’è chi punta il dito sull’insufficiente promozione delle scuole professionali e sugli sbocchi. A riprova di ciò, nella vicina Liguria le organizzazioni di categoria hanno già fatto autocritica: per l’Ance, ad esempio, non è stato fatto abbastanza per spiegare che cosa offre il mercato nel post diploma. La soluzione? C’è chi propone di andare nelle scuole medie per spiegare ad alunni e famiglie che non esistono lavori di serie B e che in alcuni casi le retribuzioni sono al di sopra della media nazionale.

Lo sa bene lo Zappa-Fermi di Bedonia, la scuola professionale più lontana dal capoluogo di provincia di tutta l’Emilia-Romagna, la cui salvaguardia fa il paio con il diritto allo studio vicino a casa per centinaia di ragazzi: dove un tempo c’era «solo» l’Ipsia, l’attuale Mat (Manutenzione e assistenza tecnica), oggi c’è anche l’Enogastronomico e l’Agrario. Un bel salto di qualità per quanto riguarda l’offerta sia per chi vive in montagna e alla scuola chiede formazione e chance occupazionali, sia per chi non si pone limiti e, dopo il quinquennio, aspira a laurearsi.

«Alcuni ragazzi hanno scelto di proseguire gli studi – informa a questo proposito una docente che preferisce l’anonimato –: c’è chi si è iscritto a Ingegneria meccanica, chi a Scienze agrarie e forestali, e chi sta studiando all’Università della Montagna di Edolo, il distaccamento dell’Università degli Studi di Milano specializzato nella promozione dello sviluppo dei territori montani».

Ora che mancano pochi giorni alla dead line (10 febbraio) per iscriversi alle superiori, l’amministrazione di Bedonia guarda con ottimismo al futuro del suo istituto, investendo sul trasporto scolastico per attirare studenti da fuori provincia (è il caso dei 10 ragazzi di Santo Stefano d’Aveto) e sull’offerta territoriale (continua l’impegno per lanciare l’High Tech Farm nell’ex Rollander come incubatoio di startup e hub per la formazione). Ma perché iscriversi allo Zappa-Fermi di Bedonia? «Chi si diploma qui trova quasi subito lavoro: la nostra formazione è al passo con i tempi – spiega ancora la docente -. Il Mat, ad esempio, che è in attesa di avviare il laboratorio di prototipazione per la stampa in 3D, forma manutentori in grado di cogliere le sfide delle nuove professioni: tra le file dei nostri diplomati, ci sono tecnici manutentori da sempre ricercati, anche come trasfertisti. Per quanto riguarda l’enogastronomico, ricordo che è stato dotato di un nuovissimo laboratorio di “arte bianca” per la panificazione e chi si diploma qui è peraltro abilitato sia al lavoro in sala che in cucina. L’agrario, infine, vanta laboratori di biochimica con telescopi elettronici, oltre a una serra didattica e agli orti».

Monica Rossi

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