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Serie A

Il Parma si aggrappa ai suoi «B&B»: la salvezza passa da Bernabé e Bonny

Il Parma si aggrappa ai suoi «B&B»: la salvezza passa da Bernabé e Bonny

di Marco Bernardini

12 Febbraio 2025, 03:01

E ora da chi ripartire per scongiurare il rischio retrocessione? La trasferta di Cagliari qualche timida risposta l'ha data a un gruppo fragile che vuole ritrovare al più presto le certezze smarrite.

Tra infortuni, voci di mercato e preoccupanti cali di forma, qualcuno dei «big» si era un po' perso per strada ma ora sa che è arrivato il momento di tornare a fare la differenza. Il Parma si aggrappa così alla sua «B&B», Adrian Bernabé e Ange-Yoan Bonny, tra i principali artefici della promozione dello scorso anno e dello scintillante inizio di stagione in serie A, che, nell'ultimo periodo, per motivi diversi, non erano riusciti a rendersi utili alla causa. Proprio loro che hanno caratteristiche uniche, senza un vero «alter ego», nella rosa gialloblù.

Fattore Bernabé

Una delle poche note liete all'Unipol Domus è stato il ritorno, a sorpresa da titolare, di Bernabé a distanza di 97 giorni dall'infortunio rimediato a inizio novembre col Genoa. E la sensazione è stata fin da subito quella di un elemento imprescindibile nello scacchiere di Pecchia che, nonostante il lungo periodo d'inattività alle spalle, lo ha lasciato in campo per gli interi novanta minuti: sempre nel vivo del gioco, come dimostrano gli 83 passaggi positivi (il migliore tra le fila dei ducali), si è calato nelle difficoltà mostrando qualche lampo di classe, soprattutto, in avvio e già una buona condizione fisica. Lo spirito di sacrificio e di dedizione non è mai mancato neppure quando in estate, a una settimana dall'oro olimpico vinto con la Spagna, era stato gettato nella mischia, dopo una manciata di allenamenti, all'esordio in campionato contro la Fiorentina.

Certo, ora il segreto sarà aspettarlo senza caricarlo di eccessive responsabilità ma le sue dichiarazioni nel dopo partita possono fungere da traino per i compagni anche all'interno dello spogliatoio e non solo sul rettangolo verde. «Dobbiamo avere più fame, lottare sempre su tutti i palloni, vincere più contrasti e ovviamente fare più gol degli altri».

Risveglio Bonny

A quelli dovrà pensarci, in primis, Bonny, a secco da oltre tre mesi (l'ultima rete risale allo scorso 9 novembre in casa del Venezia), che pare aver giovato del ritorno del centrocampista spagnolo. L'attaccante francese, subentrato alla mezz'ora del primo tempo al posto dell'infortunato Djuric, è sembrato più concentrato, maggiormente in palla dal punto di vista fisico e solo la sfortuna gli ha negato una gioia personale che avrebbe ampiamente meritato: prima il gol di testa annullato per fuorigioco di Camara, poi la serpentina palla al piede a portarsi a spasso mezza difesa rossoblù con la conclusione finita sul palo (il terzo in campionato) esterno e, infine, l'assist per l'incornata della speranza di Leoni.

Piccoli ma confortanti segnali di risveglio che «Angelo», partito dalla panchina per la quinta volta nelle ultime sei uscite, dovrà confermare già dai prossimi impegni casalinghi di fronte a Roma e Bologna, in cui, complice l'assenza del centravanti bosniaco, si riprenderà le redini del reparto offensivo. Con l'intenzione di rimpinguare il bottino, fermo a quattro centri da troppo tempo, e trascinare il Parma alla salvezza.

Marco Bernardini

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