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FIDENZA

Arte e insegnamento come ragione di vita: addio a Alberto Allegri

Arte e insegnamento come ragione di vita: addio a Alberto Allegri

21 Febbraio 2025, 03:01

Una vita per l’arte e per la scuola. Se n’è andato il fidentino Alberto Allegri, scultore, pittore, performer e insegnante molto conosciuto e stimato. Aveva 79 anni.

Da sempre ha vissuto e lavorato nella casa studio di famiglia a Parola. Artista e docente, è stato un apprezzato scultore, pittore, ricco di creatività, di fantasia, di poesia e di profonda umanità.

Ha frequentato prima il Toschi a Parma poi a Milano sia il Liceo che l’Accademia di Brera. E proprio a Brera ha incontrato i grandi maestri del panorama artistico italiano.

Alberto Allegri ha esposto a Fidenza, Fontanellato, Piacenza, Reggio Emilia, Milano, Parma, Cagliari ma anche a New York, Barcellona e Valencia. Numerose le sue opere esposte permanentemente, innanzitutto a Fidenza, come il monumento ai Carristi, in piazza Garibaldi, nel quartiere Europa, all’agenzia 1 della Cassa di Risparmio, ora nella collezione della Fondazione, nella piazzetta Cattani, al centro commerciale di via Giavazzoli. E ancora a San Pietro in Cerro, nel castello, gli arredi sacri nella chiesa parrocchiale di San Polo di Torrile, in Liguria e in tante altre località.

Nel 1964, ancora studente, ha esposto per la prima volta a Salso. Da ricordare in particolare la mostra dedicata al Bodoni, a Parma, nel palazzo Pilotta, quella nella Rocca di Fontanellato, «Andando al Parmigianino», la grande rassegna delle sue opere a Palazzo Sanvitale (Banca Monte Parma), la splendida performance tenuta all’interno della cattedrale antelamica di Fidenza, alla presenza dell’ allora vescovo monsignor Carlo Mazza, nonché quella sulle pendici del Vesuvio e l’ultima esposizione, in ordine di tempo, alla Corte del Masone (Labirinto), che solo tre anni fa ottenne uno strepitoso successo.

All’inizio del millennio, è stata notevole l’inaugurazione della mostra virtuale Europe Dream e aveva iniziato il progetto Viaggio Italia, con interventi sul territorio, dal Trentino alla Sicilia. Di Alberto Allegri, hanno scritto alcune delle firme più prestigiose della critica italiana e internazionale, come Pierre Restany, Tommaso Trini, Marzio dall’Acqua e altri. Il professor Allegri ha collaborato alla realizzazione di pubblicazioni con studi e rilievi architettonici, si è occupato di restauri e di arredi sacri e di molte consulenze di arredamento.

Alberto Allegri sino al 2005 ha insegnato disegno tecnico in istituti superiori della città. Era un amante della montagna, in particolare del Trentino, dove si recava spesso in Val di Sole e dove anche in quelle località ha lasciato traccia della sua arte.

Cuore grande generoso, era stato un donatore della locale sezione Avis e si era meritato anche l’onorificenza di cittadino benemerito da parte dell’amministrazione comunale. E anche all’Avis aveva donato una delle sue opere. Ma amava anche gli animali, in particolare i cani, con i quali lo si vedeva spesso in giro.

Alberto Allegri ha lasciato la moglie Roberta, la figlia Alessia con Pedro, Amadeo, Ada, Zacaria, il fratello Valentino e familiari, i parenti. Per espressa volontà dei suoi cari, chi desiderasse ricordare Alberto può farlo donando un’offerta alla associazione Terzo Tempo, in quanto da sempre Lorenzo e Daria sono amici di famiglia.

«Sono rattristato per la perdita di questo grande artista, che ha onorato col suo nome e le sue opere, non solo la nostra città, ma anche tante altre località - ha dichiarato ieri il sindaco Davide Malvisi - . Era un amico di mio padre, con cui aveva frequentato la scuola ed erano poi rimasti in contatto, tanto che lo ricordo sin da quando ero un bambino. Se n’è andato un uomo di elevato spessore, che ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’arte, non solo italiano ma anche internazionale. A nome della città, mi stringo in un abbraccio ai familiari, esprimendo i sensi del più affettuoso cordoglio».

Anche Maria Pia Bariggi, vicesindaco e assessore alla Cultura, ha ricordato Allegri. «Per tutta l’esistenza, già da appena diplomato, ha dedicato se stesso alla dimensione estetica, una dimensione che ha sempre praticato con la lungimiranza dell’artista e con l’ assiduo impegno come insegnante nell’indirizzo di studi per geometra all’istituto Paciolo. Al riguardo generazioni di studenti hanno avuto in lui, un educatore rigoroso e attento. Grazie alle sue sollecitazioni, molti, specie i giovani, hanno rivolto lo sguardo a un ampio orizzonte, che ha permesso la realizzazione di tante potenzialità».

Il rosario sarà recitato oggi, alle 19 nella chiesa parrocchiale di Parola, dove domani alle 10, verrà celebrato il funerale.

s.l.

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