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Lutto

Fontevivo, addio a Romano Corradini. Fu sindaco per 14 anni

Fontevivo, addio a Romano Corradini. Fu sindaco per 14 anni

di Chiara De Carli

24 Febbraio 2025, 09:21

Fontevivo Ci sarà anche il gonfalone del Comune ad accompagnare l’ultimo viaggio di Romano Corradini, figura storica della politica locale, scomparso nella notte tra sabato e ieri all’età di 90 anni.

Diplomato geometra, dipendente di Iren fino alla pensione, Corradini ha dedicato gran parte della sua vita al servizio pubblico.

Sindaco di Fontevivo dal 1970 al 1977 e poi ancora dal 1992 al 1999, sempre alla guida di coalizioni di centrosinistra, è stato anche assessore ai lavori pubblici e la sua azione amministrativa ha contribuito a trasformare Pontetaro, frazione in cui ha vissuto fin da bambino, ripensando gli spazi che oggi ospitano la Croce Rossa, ma anche immaginando il Circolo Ricreativo Pontetarese, la nuova scuola elementare e la chiesa.

«Specialmente negli anni ‘70 c’era una sorta di “ubriacatura” per la politica: ci si trovava la sera, dopo il lavoro, anche tre volte a settimana. Romano ha vissuto questo impegno come una missione, dedicandosi con generosità e determinazione al bene comune - ricorda l’amico Renato Giordani, al suo fianco durante i mandati da amministratore -. Anche quando si concedeva qualche periodo di riposo nel suo appartamento a Tizzano, non mancava mai agli appuntamenti importanti per la sua comunità: ogni estate tornava per la festa dell’Unità, sentendo il dovere di contribuire sempre».

Un impegno che non si è limitato all’ambito istituzionale: anche nella vita privata ha sempre mostrato attenzione verso gli altri.

L’indennità che percepiva come sindaco era destinata alle adozioni a distanza e ogni domenica Corradini accoglieva a pranzo nella sua casa bambini meno fortunati provenienti dall’orfanotrofio di Fontanellato.

Poche parole ma grandi gesti, e soprattutto un grande amore per la moglie Maura, il figlio Michele e i nipoti.

«Gli piaceva ricordare come aveva conosciuto la mamma: l'aveva incontrata in paese e le aveva chiesto quanti anni avesse e lei gli aveva risposto “quasi 11”. Da allora non si sono mai divisi».

Ma, dopo tanti anni felici, la vita li ha messi davanti ad una prova dura: l’alzheimer. Maura, poco alla volta, è costretta a dimenticare anche i volti di chi ama, ma lui non le lascia la mano nemmeno nei momenti più difficili, scegliendo di andare a vivere con lei in casa di riposo.

«La sua scomparsa, avvenuta lo scorso dicembre, lo ha segnato profondamente. Non ha mai smesso di parlare di lei con gli occhi pieni d’amore e commozione» dicono gli amici.

E pur con la salute ormai fragile, fino all’ultimo non ha smesso di interessarsi alla vita politica e sociale seguendo gli eventi del paese, i dibattiti, le elezioni, con la stessa passione di sempre.

Questa sera alle 19,30, nella chiesa di Pontetaro, sarà recitato il Rosario mentre il funerale si terrà domani pomeriggio alle 15.

Chiara De Carli

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