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Aveva 56 anni

Addio a Annamaria Fabbri. I colleghi dell'Azienda ospedaliera: «Era un punto di riferimento»

Addio a Annamaria Fabbri. I colleghi dell'Azienda ospedaliera: «Era un punto di riferimento»

di Antonio Bertoncini

05 Marzo 2025, 03:01

Ci sono persone che quando le incontri ti si apre il cuore, perché scatta un’empatia quasi automatica. Una di queste era Annamaria Fabbri, già tecnica di radiologia, da molti anni assistente amministrativa nel settore acquisti dell’Azienda Ospedaliera. Un destino crudele l’ha strappata dalla vita a soli 56 anni, a causa di un male incurabile che non le ha lasciato scampo.

Dopo oltre due anni di battaglia contro la malattia, Annamaria se ne è andata domenica scorsa, lasciando nel lutto la sua famiglia e nello sconcerto i colleghi e amici che con lei hanno condiviso tante esperienze di vita dentro e fuori dal luogo di lavoro. Nel giorno più triste, tanti hanno voglia di lasciare un ricordo per una donna fuori dall’ordinario con mille interessi. Annamaria sapeva dare il meglio in ogni cosa a cui metteva mano, che poteva essere una complicata attività informatica come un pranzo da preparare o un abito da cucire. Così ne parla chi la conosceva bene: «Ricordare Annamaria con poche parole è impossibile - racconta Michela Boschi, direttrice del servizio Acquisizione Beni dell’Azienda Ospedaliera - era una persona unica e speciale, una grandissima donna, un punto di riferimento per ognuno di noi. Quando in ufficio c’era qualcosa di nuovo con cui doversi misurare, lei non aveva paura, la sua positività e la sua forza erano di sprone per tutti. Non si tirava mai indietro: imparava e poi insegnava agli altri. Sapeva fare di tutto e non solo al lavoro. Capitava spesso che per qualche ricorrenza arrivasse in ufficio con un dolce, talmente bello e buono da fare invidia ai più raffinati pasticceri. Era molto curiosa e creativa, scherzando la chiamavo "mani di fata". Sapeva cucire, creare con la carta, la stoffa. In casa mia ho ancora in bella vista qualche sua creazione che resterà per sempre a ricordarmela. Non abbiamo perso solo una collega eccezionale, ma anche e soprattutto un’amica, una compagna di viaggio anche nella vita».

La ricorda così anche Silvia Orzi, precedente direttrice del servizio acquisti, che ha lavorato con Annamaria per oltre 15 anni: «Annamaria era una donna speciale - afferma Orzi - positiva, dotata di una innata disponibilità. Con lei al fianco ho vissuto gli anni frenetici del Covid, quando svolse un ruolo fondamentale. Aveva una propensione per qualsiasi attività: per lei i programmi informatici non avevano segreti, ma lavorava anche a maglia e ad uncinetto, era sempre curiosa di fare nuove esperienze. Ci ha lasciato in eredità una grande lezione di vita e un vuoto difficilmente colmabile». Nella scrivania accanto alla sua lavorava Matteo Frattaruolo, ma il suo ricordo va oltre l’ufficio: «Speravamo che vincesse la sua battaglia, ma non è andata così. Annamaria aiutava tutti, soprattutto era un’amica. Aveva organizzato persino il viaggio che abbiamo fatto a New York insieme con i familiari. Sapeva fare di tutto: ricordo che quando arrivò il Covid le mascherine erano praticamente introvabili, e lei le confezionò per tutto l’ufficio». «Ci conoscevamo da tanti anni - ricorda Silvia Belletti, altra collega d’ufficio - era deliziosa, sempre disponibile, la persona più generosa che abbia conosciuto, una donna di un’intelligenza straordinaria, oltre che di grande professionalità, con mille interessi. Era appassionatissima di cinema, abbonata alle sale d’essai, leggeva tanto, aveva il culto dell’amicizia, era attaccatissima alla famiglia. E non si fermava mai». Annamaria Fabbri lascia il marito Fabio Dadà, i figli Nicolò e Federica con Davide, la mamma Giuliana e il fratello Alessandro. Le esequie si svolgeranno oggi alle 14, con partenza dalle Piccole Figlie per la chiesa di Ponte Taro.

Antonio Bertoncini

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