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LA STORIA

Arianna, 12 anni: «La nonna non respirava: così sono riuscita a salvarla»

Arianna, 12 anni: «La nonna non respirava: così sono riuscita a salvarla»

di Mara Varoli

10 Marzo 2025, 03:01

«Ero nello studio di casa quando ho visto mia nonna che stava male. Con un fil di voce mi ha detto: "Muoio". E poi è caduta a terra».

Ma la piccola grande Arianna non si è fatta prendere dal panico. E con i suoi dodici anni di coraggio è riuscita a salvare nonna Franca praticandole il massaggio cardiaco: «È successo martedì scorso ed ero appena arrivata in casa - spiega la nonna Franca Giuberti, storica maestra elementare, prima dell'Albertelli Newton e poi nella scuola di Felino, ora in pensione e volontaria negli istituti penitenziari di via Burla -. Erano circa le 15 e non avevo ancora mangiato. Sul tavolo della cucina c'erano delle fette di panettone. Già al primo pezzo ho sentito qualcosa, poi con il secondo mi si è bloccata completamente la respirazione. Ho cercato di chiamare Arianna ma la voce non c'era più. Così l'ho raggiunta nello studio e con le mani le ho fatto segno di battermi sulla schiena».

«Ma io non capivo - riprende Arianna Vené -. Ho preso una paura terribile e mi scendevano le lacrime: mia nonna era coricata per terra. Così ho telefonato a mia madre e lei mi ha detto di chiamare il 118. Dopo aver dato le informazioni necessarie, la signorina del 118 mi ha detto di praticare il massaggio cardiaco. Fortunatamente avevo già un'infarinatura generale, perché al Grest del Corpus Domini avevo seguito durante l'estate una lezione di primo soccorso. Dopo il primo tempo del massaggio, dalla bocca della nonna è uscito un pezzettino di cibo, la signorina mi ha detto di metterla su un lato, ma continuava a non respirare. Così ho ripreso a fare il massaggio per quattro volte. A quel punto è arrivata l'automedica, sono corsa fuori per farmi vedere. Anche mia mamma, mio fratello, mia cugina e mio nonno mi hanno raggiunta. E finalmente il medico grazie anche alla strumentazione necessaria è riuscito a sbloccare le vie respiratorie, tant'é che quando l'hanno messa sul lettino per portarla in ospedale stava già meglio: ho visto che muoveva una mano».

«Mia nipote è stata davvero molto brava - ribadisce con orgoglio nonna Franca, che è già stata dimessa dal Maggiore -. Con la sua precisione e attenzione ha fatto capire subito ai medici del 118 che si trattava di un'ostruzione alle vie respiratorie per colpa del cibo e quindi sono intervenuti con i soccorsi adeguati. Se non ci fosse stata Arianna sarei andata in arresto cardiaco: mia nipote mi ha salvato la vita. Me ne sono accorta subito, in ospedale, quando mi sono svegliata. Sono tutti segni che Dio ci manda. Il corso che mia nipote ha seguito al Grest per imparare a fare il massaggio cardiaco è stato fondamentale. Così come sono stati fondamentali i racconti che suo nonno, Otello Martini, le ha sempre fatto: mio marito è stato infatti uno storico milite dell'Assistenza pubblica di Parma e non perde l'occasione per riportare ai nipoti le sue esperienze che ha vissuto sul campo. Certe cose non si dimenticano. E io ho capito di avere degli angeli in cielo ma anche in terra».

Dopo due giorni, Arianna è riuscita a vedere la nonna: «Mi sono sentita sollevata - confessa la 12enne -. Anche se ancora oggi fatico a credere di essere riuscita a fare il massaggio cardiaco. Però sono molto felice: voglio un mondo di bene alla mia nonna Franca».

Paura? Davvero tanta. In un primo momento, Arianna era così preoccupata che non ha parlato con nessuno a scuola di quello che era successo: «Solo con un'amica - spiega ancora la ragazzina che frequenta la 2ªA alla media Fra Salimbene -, poi però il secondo giorno l'ho detto ad alcuni miei compagni di classe e mi hanno rassicurata: "Vedrai che andrà tutto bene", mi hanno detto, "Sei stata molto coraggiosa"». Arianna è stata davvero esemplare. Lei che dopo la scuola ha una vita come tante coetanee: «Studio molto, sono appassionata di tecnologia - spiega -, ma due volte alla settimana mi alleno: faccio atletica. Faccio parte del gruppo scout Parma 3. E adoro gli animali e la mia gatta Lilly». Una vita da 12enne, che martedì scorso l'ha chiamata improvvisamente per diventare grande, mettendola di fronte a una sfida che per tanti adulti sarebbe stata impegnativa. Ma Arianna l'ha superata, con la sua determinazione: «È stato molto importante il corso di primo soccorso che ci hanno fatto fare al Grest - conclude -. Mi ha aiutato ad essere più decisa. Così come sono state molto importanti le parole della signorina del 118 che mi ha seguita in tutto quello che facevo. Grazie a questa esperienza ho capito che questi corsi di primo soccorso sono fondamentali: bisognerebbe farli in tutte le scuole perché sono molto utili».

«È necessario far capire ai ragazzi quanto siano d'aiuto questi corsi di formazione: è bene imparare prima che possa accadere qualcosa di grave - conclude nonna Franca -. Bisogna tenere gli occhi aperti. E speriamo che quello che è capitato a me e a mia nipote possa servire anche ad altri».

Mara Varoli

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