INCONTRO
L'evoluzione dell'industria farmaceutica, le nuove frontiere nella ricerca e sviluppo dei farmaci, le sfide competitive del settore a livello globale.
Ieri sera la fondazione Accademia dei giorni straordinari ha ospitato, nei suoi spazi al Campus, l'incontro con Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, organizzato dal Rotary Parma e dal Rotary Parma Est.
I lavori sono stati condotti da Andrea Belli, presidente del Rotary Parma Est. Paolo Barilla, presidente della Fondazione Accademia dei giorni straordinari, ha raccontato come è nato il progetto, basato sul modello sviluppato dal parroco di Baranzate, un comune vicino a Milano. «Frequentando questa realtà - ha spiegato - sono rimasto conquistato dalla personalità di don Paolo, che porta avanti un progetto di sviluppo di comunità che coinvolge oltre 400 ragazzi in situazione di disagio. Ho pensato di replicare questo modello e portarlo a Parma».
Elio Volta, con la sua esperienza di 25 anni in Giocampus, è stato scelto come coordinatore dell'Accademia. «Si tratta di un'avventura educativa incredibile - ha affermato -: ospitiamo 50 ragazzi con disagio sociale ed economico, a rischio dispersione scolastica, due o anche tre volte a settimana: mangiano qui, studiano, praticano sport e frequentano laboratori».
Alberto Bordi, presidente del Rotary Parma, ha ringraziato Paolo Barilla per il racconto sulla nascita e sull'attività dell'Accademia «una bella realtà che riporta il sereno in mezzo a tante notizie cattive». Parole ribadite da Alessandro Simonini, presidente del Rotaract Parma Est.
Marcello Cattani ha aperto il proprio intervento con un caloroso saluto ad Alberto Chiesi, presidente onorario di Farmindustria. «Alberto Chiesi - ha dichiarato - è un riferimento, un esempio di rettitudine, di correttezza, di imprenditore che ha creato una realtà che rappresenta un orgoglio nazionale».
Gli ultimi cinque anni sono stati ricchi di evoluzioni per l'industria farmaceutica, anche grazie a una ulteriore accelerazione dell'innovazione. «La notizia di oggi (ieri ndr) - ha annunciato - è che siamo diventati il primo settore manifatturiero italiano per l'export. Essere in alto è una responsabilità, ma è meritato, anche grazie alla capacità di fare innovazione da parte di tutta la filiera».
Cattani ha quindi allargato lo sguardo alla complessa situazione geopolitica che stiamo vivendo, sottolineando come oggi «sia più facile trovare armamenti che farmaci in giro per il mondo».
Il dramma del covid ha accelerato gli investimenti in ricerca e sviluppo, ma ha anche determinato una condizione di stagnazione economica e un forte aumento dei prezzi. «Oggi la ricerca farmaceutica posa su due pilastri: la scienza e l'utilizzo dei dati - ha spiegato -. L'innovazione ci porterà a superare confini inimmaginabili e il covid è stato il punto di svolta».
Le nostre imprese faticano a trovare laureati in materie scientifiche, da qui la collaborazione con le Università per promuovere determinati percorsi formativi.
A livello globale la sfida tra Cina e Usa si combatte anche a suon di investimenti nell'industria farmaceutica e sui brevetti. «L'innovazione ha un costo - ha osservato Cattani - ma la prima arma di difesa è la salute dei cittadini».
Luca Molinari
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