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Gente di campagna

Vigatto, quei piccoli frutti coltivati con il sorriso

Vigatto, quei piccoli frutti coltivati con il sorriso

di Claudia Olimpia Rossi

18 Marzo 2025, 03:01

Isabella La Fata certificava il rispetto dei parametri nelle aziende biologiche, come tecnico, finché ha deciso di fare il salto e mettersi a coltivare in proprio nel rispetto di criteri ancor più rigidi. «Le radici e le ali», azienda biologica che a Vigatto fa crescere lamponi, more, mirtilli, fragole e mele senza alcun tipo di trattamento, è nata così, con passione e rigore. «Non do prodotti - spiega - di nessun tipo, nemmeno quelli ammessi al bio, se non in casi eccezionali».

«Naturalisti di formazione, agrotecnici di professione», Isabella La Fata e il marito Marcello Motta hanno portato avanti in tandem la laurea in Scienze Naturali, l’amore per la montagna (anche acquisendo, da poco, un castagneto in Appennino), la creazione dell’azienda nel 2021 e, in cima lista, i figli Leonardo di 12 anni ed Elsa di 8. Entrambi credono convintamente nell’agricoltura che rispetta l’ecosistema. «E’ una scelta etica, una questione di coscienza - dice Isabella -. Voglio sia possibile, per noi e i nostri clienti, mangiare la frutta raccolta direttamente dalla pianta: ed è così».

Su un ettaro di terra, in campo aperto, crescono lamponi rifiorenti, mele di varietà resistenti ai parassiti, un orto ricco di meloni, zucche, pomodori, un nuovo campo di pesche ed albicocche. L’irrigazione avviene dal pozzo, con un sistema a goccia, le lavorazioni sono ridotte al minimo e il terreno è lasciato inerbire.

Messi al bando i fitofarmaci, il controllo delle erbe spontanee e la rimozione della cimice asiatica sono eseguiti a mano. La filosofia etica di «Le radici e le ali» tesse reti virtuose, anche con l’impegno di Isabella nel Distretto di Economia Solidale. Passaparola è il principale canale di promozione dell’azienda, che per ora vende a casa ma spera di attivare presto un piccolo spaccio. Tra i sogni? Un laboratorio interno di trasformazione.

Isabella confessa di aver sempre avuto “il pallino” di coltivare frutta, un settore purtroppo messo a dura prova dagli stravolgimenti climatici. «I piccoli frutti - racconta - resistono forse meglio di altre colture. Tuttavia lo scorso autunno ho perso gran parte del raccolto che, a causa del freddo e delle piogge abbondanti, è stato colpito dalle muffe».

La prossima frontiera è impiantare un nuovo lamponeto, un lavoro per il quale Isabella sa di poter contare su Marcello, che in azienda cura tra l’altro un vivaio di piantine per la realizzazione di giardini. «Un pezzettino alla volta - conclude Isabella - cerco di strutturarmi sempre più. E’ faticoso, ma ogni passo avanti rappresenta un regalo di felicità. Il bello è che coinvolgiamo anche i nostri bambini ad aiutarci, dalla semina alla raccolta della frutta. Siamo una società familiare: il nostro ci pare un vero e proprio modo di vita che mette a contatto con le cose importanti».

LA SCHEDA

Nome: Isabella La Fata
Età: 45 anni
Segno zodiacale: Sagittario
Studi: Laurea in Scienze naturali+PhD
Hobby: Camminare per boschi d’Appennino
Sogno nel cassetto: Lo stiamo realizzando
Azienda: Società (famigliare) agricola “Le radici e le ali“, strada Fornace 19, Vigatto
Attività: Produzione piccoli frutti (lamponi, more, mirtilli, fragole...), frutta, vivaio, orto.

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