PARMA
Da oggi la Number 1 ha nuovi dipendenti e nuove strutture logistiche in quattro regioni. L’azienda parmigiana infatti ha acquisito le attività italiane del gruppo FM Logistic, che serve importanti aziende nel settore alimentare. Gli obiettivi: consolidare la leadership nella logistica per i settori Fast-Moving Consumer Goods (Fmcg, i prodotti a largo consumo) e Health & Beauty Care e nella logistica a temperatura controllata; raggiungere una quota di mercato di oltre il 25%, ottimizzare l’efficienza operativa e ampliare i servizi.
Da oggi gli oltre 200 dipendenti italiani di FM Logistic si aggiungono ai 2mila di Number 1 Logistics Group. Una scelta legata a una visione che si basa sull’attenzione per le persone e la sostenibilità, l’innovazione e la creazione di valore per le comunità. E si basa su valori comuni alle due imprese, come sottolinea Davide Villani, presidente e amministratore delegato di Number 1 Logistics.
Come nasce l'operazione
Per Number 1 Logistics Group si tratta di un acquisto di ramo d’azienda. «Circa 60 milioni di fatturato su base annua, una decina di clienti fra cui alcune multinazionali e aziende leader nel loro settore - spiega Villani -. Questa operazione ha un’ottica industriale di lungo periodo: le persone di FM Logistic diventano dipendenti di Number 1 e con loro partiamo per un nuovo ciclo di crescita. FM Logistic ha quattro magazzini in Italia, di cui due molto importanti, vicini alle aziende dei clienti - insieme cubano quasi 120mila metri quadri - oltre alle location di Parma e di Roma. I due hub più importanti sono quelli fra Milano e Pavia (a Vellezzo Bellini, nel Pavese, ndr) e a Capriata d’Orba (in provincia di Alessandria, ndr): strutture, tra l’altro molto belle, che si aggiungeranno alle nostre strutture e rafforzeranno il nostro tessuto distributivo».
Questa operazione nasce dall'incrocio fra esigenze diverse delle due imprese, con un filo diretto fra Villani e l'amministratore delegato di FM Logistic, Jean-Christophe Machet. «FM Logistic lavora in tre continenti, noi siamo leader in Italia, ma pur nella differenza fra le due aziende c’era una visione simile. Non solo perché lavoriamo nell'alimentare ma per una visione intesa come senso dell’azienda e valori», continua Villani, che ribadisce come Number 1 abbia agito secondo «un’ottica industriale, per conservare un patrimonio costruito negli anni in Italia. Per loro questo era un segnale di continuità importante. Dopo una lunga trattativa siamo arrivati a definire l’accordo lo scorso settembre, per poi stabilire il passaggio dal 1° aprile. Penso che da questi nostri lunghi colloqui nascerà una collaborazione di tipo commerciale e una frequentazione. Loro sono forti nell’e-commerce e nel supportare i clienti in queste attività». Number 1 inoltre rafforza la propria rete a temperatura controllata e la presenza nel Fast-Moving e nell’Health & Beauty Care. «Assorbiamo il loro organico. Questo si sposa con il nostro piano triennale, che prevede una crescita organica intorno a 7-8%», aggiunge Villani.
Congiuntura 2024-2025
Come sarà il 2025 di Number 1? Villani fa il punto partendo dall'anno scorso. «Il nostro 2024 è stato caratterizzato dal fatto che abbiamo ampliato le nostre attività operative in tutta Italia. Ora siamo in una situazione stabile - spiega -. Continueremo a crescere ma l’assetto strutturale e organizzativo dell’azienda è a posto. Rimangono i problemi macroeconomici, c’è un problema di prospettiva dell’economia italiana». Nell'alimentare ci sono problemi sui volumi, in generale, ma il settore è piuttosto stabile. «Poi ci sono i problemi tipici del nostro settore - prosegue Villani -. È sempre più difficile trovare persone qualificate: manodopera, addetti di magazzino e autisti. L’Europa soffre di una mancanza endemica di autisti, stimata in diverse centinaia di migliaia di unità. Il fatto che il Pil europeo sia abbastanza fermo, con la Germania in recessione nel 2024, “copre” un problema strutturale che abbiamo. Appena avremo un movimento positivo del Pil, penso che tutte le aziende del nostro comparto avranno seri problemi di reperimento delle risorse».
Le scelte di Number 1 hanno cercato di arginare la problematica. «Noi abbiamo anticipato il problema con alcune scelte, tra cui potenziare la nostra flotta diretta, per non dipendere completamente dal mercato - sottolinea Villani -. Da ottobre abbiamo fuso in Number 1 la nostra azienda di trasporti. Lavorando con l’alimentare comunque siamo meno soggetti agli “up and down” di mercato che caratterizzano altri settori, dall’automotive ai beni di lusso o altri, con cali anche del 30%. Noi parliamo di oscillazioni a base clienti data del 4-5%, in positivo o in negativo» nell'alimentare. Numeri che permettono insomma di guardare al futuro con fiducia.
Andrea Violi
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