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Visita alla Fepa

Studenti del Rondani alla scoperta del ciclo virtuoso della carta

Studenti del Rondani alla scoperta del ciclo virtuoso della carta

di Andrea Grassi

11 Aprile 2025, 03:01

Mezzani L’aria è umida e profuma di amido e cellulosa mentre gli studenti osservano dall’alto decine di metri di cartone che scorrono lungo un enorme macchinario di metallo.

Nella mattinata di ieri la 5ªA e la 5ªF dell’istituto tecnico Rondani sono state accolte all’interno dello scatolificio Fepa di Mezzani.

L’iniziativa ha fatto parte del progetto «Riciclo aperto», promosso da Comieco (Consorzio nazionale per il recupero degli imballaggi a base cellulosica).

L’obiettivo è stato duplice: sensibilizzare sul valore del riciclo e mostrare le varie fasi del ciclo virtuoso della carta. La mattinata, organizzata in occasione della Paper week, è consistita in tre fasi. Nella prima parte gli studenti hanno potuto visitare il deposito in cui vengono raccolte le grandi bobine di carta, la maggior parte della quale è riciclata. «Nel 2023 l’84% della materia prima che abbiamo utilizzato era carta riciclata – ha spiegato Giacomo Torri, responsabile sostenibilità di Fepa -. L’anno scorso abbiamo recuperato più del 99% dei nostri scarti di lavorazione che sono stati destinati a loro volta al riciclo e quindi tornati ad essere nuove bobine di carta per l'industria cartaria».

Nella seconda parte le classi sono entrate nel fabbricato che ospita gli ondulatori, di cui uno è il più grande del mondo. Gli ondulatori sono impianti in grado di srotolare le grandi bobine e di produrre fogli in cartone ondulato.

La terza parte della visita si è svolta al reparto scatolificio: in quest’area i fogli in cartone ondulato vengono trasformati in packaging finito pronto per essere spedito alla destinazione finale. «Mi ha colpito molto la grandezza della fabbrica – ha raccontato Dua Habli, studentessa della classe 5ªA -. Quando impari queste cose a livello didattico è sempre difficile immaginare come effettivamente siano nella realtà».

«In confronto alle aziende che abbiamo visitato i mesi scorsi questa è molto più grande e tecnologica, mi ha colpito molto» ha detto Serena Cairoli, anche lei studentessa della 5ªA. «E’ un ambiente suggestivo per la grandezza dei macchinari» hanno affermato gli studenti Vittorio Lesignoli e Luca Bortolotti.

Per Lorenzo Tavernari la cosa più interessante è stata «vedere reparti così tecnologici e altamente automatizzati dove il lavoro fisico è molto ridotto e l'operatore deve solo svolgere lavoro di controllo e di supervisione». «Vedere dal vivo cose che si studiano sui libri credo sia un valore aggiunto alle competenze dai ragazzi in uscita dall’istituto» ha sottolineato Alessia Battistini, professoressa di Tecnologie dei processi di produzione del Rondani.

Ad accompagnare gli studenti all’interno dell’azienda c’era anche Giorgia Rizzato, guida ambientale Aisa. «E’ importante far capire come i rifiuti possano essere una risorsa all’interno del ciclo produttivo – ha spiegato – affinché la vita del prodotto materiale non sia lineare, ma circolare». «Credo che sia fondamentale per le nuove generazioni vedere come, in tema di raccolta differenziata e di riciclo, le buone pratiche portino a risultati virtuosi», ha affermato infine Fausto Ferretti, amministratore delegato di Fepa, esprimendo soddisfazione per la buona riuscita dell’iniziativa.

Andrea Grassi

© Riproduzione riservata

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