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Cantante

Singolo e Ep per Orsini, 18enne dell'Ulivi

Singolo e Ep per Orsini, 18enne dell'Ulivi

28 Aprile 2025, 03:01

«Mi ha chiamato un fruttivendolo e parlava di te». Strano modo per «rincorrere» una ragazza, ma questo refrain di «Annarancia» ha fatto centro.

È la canzone del singolo e dell'Ep «21 Marzo», usciti nei giorni scorsi, di Filippo Orsini, 18 anni, della 5ªF del liceo scientifico Ulivi Scienze applicate, e in arte «Ninfe». Una canzone d'amore in chiave naturalmente ironica, perfetta per un tormentone estivo.

Il merito non è solo del giovane cantautore parmigiano, ma anche della sua squadra: Simone Potere, 18 anni della 5ªF dell'Ulivi, co-ideatore del progetto, Emanuele Santona e Samuel Habib che si occupano di basi e produzione. E non è la prima volta che parliamo di Filippo Orsini, perché in occasione dell'incontro con Paolo Cognetti al cinema Astra aveva scritto e cantato una canzone ispirata alle «Otto montagne» insieme al chitarrista Francesco Mosca: «Da sempre scrivo canzoni e solo quest'anno ho cercato di produrre un Ep, perché la passione si possa trasformare in qualcosa di più serio - confessa Orsini -. Il sogno per il prossimo anno è quello di fare un album». Ma cosa c'è nell'Ep? «L'Ep parla di storie d'amore prese a volte anche scherzosamente - continua Orsini -. E "Annarancia" è il pezzo hot dell'Ep e forse il pezzo più commerciale e ballabile: racconta con ironia una storia finita male».

Tra il pop e il rap ligure, ma «Annarancia» e altri pezzi, con suoni afro e l'accompagnamento di Emanuele Santona al basso, chitarra e bongo, funzionano. «La scrittura ha sempre fatto parte di me - sottolinea il giovane cantautore -. D'estate vado sempre a San Terenzo, dove lavoro anche come bagnino. E nei momenti di distrazione mi piace scrivere: il mare di quel golfo è la mia più cara fonte di ispirazione. Tant'é che nell'Ep c'è un pezzo che si intitola "Il Golfo dei poeti". Sono 7 canzoni legate insieme dal fil rouge dell'amore e della natura: in generale lo sfogo del mio essere». E Simone Potere approfondisce: «Il panismo è la parola che meglio definisce queste canzoni, perché insieme a San Terenzo, c'è la città di Parma, la Bassa e la natura che si legano ai testi».

Non a caso Orsini ha tatuato sul braccio un cavalluccio marino e le formiche. Per cui anche gli animali sono protagonisti, come quella frase di «Annarancia»: «Scappi sulla sabbia come una gazzella». E poi, c'è il mare, la grotta di Byron e tutto lo spettacolo della Liguria. Paesaggi e sentimenti: ma come si vivono oggi a 18 anni? «L'amore si vive in una forma troppo matura e con disillusione - risponde il cantautore -: ho avuto le mie prime esperienze molto presto, così le prime delusioni, e quindi per un motivo o per l'altro è il passaggio dalle storie estive a storie più importanti e durature. Ma è molto difficile trovarle e questo mi porta a scrivere». E Simone Potere aggiunge: «I nostri coetanei non danno peso a storie che potrebbero durare per "Non lasciare che l'illusione di un'ora d'aria nuova costi un giorno di vita sicura" nel senso che: non lasciare che una tentazione momentanea rischi di distruggere quello che stai costruendo e l'ironia viene fuori proprio dal fatto che si cerca sempre di adeguarsi al prendi e fuggi, per non prendere sul serio la vita e se stessi». E il titolo dell'Ep, «21 Marzo», è emblematico: «È il primo giorno di primavera, un altro tema forte nelle canzoni: la primavera come sinonimo di rinascita e speranza di cambiamento - precisa Orsini -. A primavera finisce la sofferenza dell'inverno e si pensa già all'estate e al divertimento. La primavera è ancora più bella perché ti crei tante aspettative: un sentimento di attesa e speranza».

La vena artistica di Orsini è nel suo dna: il papà Massimo ha sempre fatto djset, la mamma Barbara Masini è sempre stata legata all'arte e dipinge, oltre che essere appassionata di fotografia: una famiglia dove la creatività è importante. La prima canzone che ha scritto? «Alle elementari facevamo delle parodie: prendevamo le canzoni di Rovazzi e le riscrivevamo - ride Orsini -. Il sogno di fare qualcosa di musicale è arrivato durante la pandemia, quando c'era tanta gente che cercava di crearsi nuove carriere. Poco prima, era morto mio nonno Bruno. E, nel conforto, il mio migliore amico Luca mi aveva proposto di fare musica. Da lì ho iniziato a scrivere più seriamente». Così Simone Potere conferma: «Infatti, questo Ep rispecchia la persona di Filippo: nelle canzoni c'è il vero lui, lontano dall'apparire e per mettersi a nudo». L'Ep «21 Marzo» si potrà ascoltare su tutte le piattaforme e così anche il singolo «Annarancia».

Mara Varoli

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