Pedofilia, casi in aumento
I primi ad avvertire il pericolo sono stati proprio i bambini: c'era quello strano signore che a un certo punto sbucava nel parco e si metteva in mezzo ai loro giochi, cominciava a fare domande. Troppe: come ti chiami, quanti anni hai, dove abiti.
Siamo nel parco a ridosso di piazzale Chaplin, zona di via Volturno: un fazzoletto verde di quartiere incastonato tra le case, non certo un posto dove uno pensa che suo figlio possa trovarsi in pericolo, in pieno giorno poi. Eppure.
Più di un bimbo, intimorito da quello strano tizio e dalle sue domande insistenti, è andato a raccontarlo a mamma e papà. E proprio il candore e la prontezza di quei piccoli ha fatto sì che questa storia inquietante si chiudesse rapidamente, con l'intervento della polizia: l'uomo in questione è un trentenne originario del Bangladesh, che ora dovrà rispondere del reato di adescamento di minori.
I poliziotti erano andati a dare un'occhiata nel parco venerdì pomeriggio. Di fronte a questo tipo di segnalazioni non si può perdere tempo. Addirittura il giorno prima quell'uomo avrebbe provato a portare via un bambino, invitandolo ad andare con lui allo stadio e prendendolo per mano.
Preciso e circostanziato il racconto di una mamma: sua figlia e un gruppo di bambini, tra i 5 e i 12 anni, le avevano chiesto aiuto perché intimoriti dalle domande insistenti da parte dello sconosciuto. Uno che non si scoraggia facilmente: anche in presenza dei genitori ha continuato a guardare e salutare i bambini.
La polizia lo ha accompagnato in questura dove è stato identificato è alla fine è uscito con una denuncia a piede libero.
«Fatto gravissimo»
Quel che è avvenuto «è un fatto gravissimo che colpisce la sensibilità di tutta la comunità», commenta la deputata della Lega Laura Cavandoli, che ringrazia la polizia di Stato «per il tempestivo intervento che ha evitato conseguenze peggiori e raccolto le preoccupanti testimonianze dei bambini e dei genitori coinvolti. È inaccettabile che un luogo pubblico, frequentato da famiglie e bambini, possa diventare teatro di simili pericoli».
Proprio domani sarà la Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia e, appunta Cavandoli, «questa vicenda ci ricorda con drammatica urgenza quanto sia importante informare e rafforzare la prevenzione, i controlli e la tutela dei minori, non solo nei parchi ma anche in rete».
La parlamentare leghista porta l'attenzione su alcuni dati: secondo il rapporto 2024 della Internet Watch Foundation, i casi di sfruttamento sessuale online dei minori sono aumentati del 6%, «con numeri allarmanti soprattutto nella fascia tra i 14 e i 17 anni. Nel 2024 il Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) ha svolto un lavoro prezioso, con oltre 2.800 indagini e 144 arresti, ma non basta. Per questo, io stessa ho presentato una proposta di legge che coinvolge direttamente gli internet provider, aumentando la responsabilità e la tracciabilità dei contenuti pedopornografici online».
«Bisogna tenere alta l’attenzione per famiglie, scuole e istituzioni: dobbiamo rafforzare quella che deve essere una vera e propria alleanza educativa, in grado di proteggere i nostri figli sia dal pericolo virtuale sia da quello reale. La Lega propone da tempo la ‘tolleranza zero’ verso i pedofili, con pene più severe e la possibilità di trattamenti assistiti e farmacologici per chi è condannato per violenza sessuale».
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