Noceto
Entrando nella bottega, una nuvola dal sentore di liquirizia e tabacco alla vaniglia. A incorniciare i sorrisi affabili dei gestori, la foto di Hernan Crespo, con tanto di dedica, immortalato un attimo prima di spedire il pallone a fil di palo, alle spalle di Van Der Saar: era il 9 gennaio del 2000.
Sugli scaffali, lamette da barba e cosmetici, sul bancone il libro ormai sgualcito dell’interpretazione dei sogni, utilissimo per giocare al Lotto.
Antonella Paterlini e Roberto Burlenghi, dopo 40 anni tondi trascorsi dietro al bancone della tabaccheria nel centro di Noceto, vanno in pensione: al loro posto nuovi proprietari che hanno deciso, nel segno della continuità, di mantenere la ragione sociale «Tabaccheria Burlenghi».
In seguito alle nozze, i coniugi Burlenghi decisero, nel 1985, di rilevare l’attività da Nando Savi, allora al numero 12 di via Gramsci, a Palazzo Belletti. Dal 2014, a causa della demolizione dello stabile, si sono trasferiti in via Bianchi, attuale sede dell’esercizio, a pochi metri dal vecchio negozio. «Quattro decadi non sono poche – dice Antonella – un tempo che ci ha permesso di instaurare rapporti anche di amicizia con migliaia di persone del paese e non. Molti di loro ci mancheranno come membri di una famiglia. L’augurio è di continuare a frequentarci».
Una volta c’era l’Aquila Romana, ora è Palazzo Utini. Un tempo, poco più in là, c’erano semafori e distributori di benzina, oggi un percorso pedonale e la rotatoria; negli anni, naturalmente, molte cose sono cambiate e i Burlenghi, affiancati per un periodo dal figlio Bruno, si sono sempre mantenuti al passo coi tempi: «Basti pensare alla tecnologia – dice Roberto – al progresso e alle apparecchiature che si utilizzano oggi per fornire servizi. Essere aggiornati è stata per noi sempre una priorità. Tanti sono gli aneddoti che potrei raccontare, sicuramente ai primi posti c’è la vincita di 500mila euro che una persona, rimasta sempre anonima, si aggiudicò nel 2021 con un biglietto da 5 euro». Ora potranno dedicarsi alle loro passioni, il ballo liscio in particolare.
Pietro Furlotti
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