SERVIZI EDUCATIVI
L'Amministrazione comunale replica alle dichiarazioni dell'ex sindaco Pietro Vignali sul problema delle liste d'attesa degli asili, soffermandosi sulla loro riduzione e sugli investimenti compiuti per garantire un servizio sempre migliore alle famiglie.
Tema prioritario
«Il tema dell’accesso ai servizi educativi per l'infanzia è una priorità per l’Amministrazione Comunale - sottolinea il Comune - che sta investendo con decisione per ampliare l’offerta e migliorare l’equità del sistema».
«Alta copertura»
A Parma la copertura dei servizi per l’infanzia, fa sapere ancora il Comune, «è tra le più alte a livello nazionale e regionale, ben superiore alla media italiana. Ad oggi, la copertura complessiva si attesta al 61,5 per cento per i nidi e al 93 per cento per le scuole dell’infanzia, considerando l’insieme dei posti a gestione diretta, indiretta, statale e in convenzione».
Un dato «particolarmente significativo - prosegue la nota - se confrontato con la media nazionale, che per i nidi si ferma al 28 per cento (dato Istat), e con quella regionale dell’Emilia-Romagna, pari al 41,6 per cento».
Liste in discesa
L'Amministrazione continua a investire per migliorare queste percentuali, «reputando il tema - si legge - altamente strategico per il futuro della città. Nell’ultimo anno si è registrata, infatti, una riduzione delle liste d’attesa sia in termini assoluti che percentuali, a conferma dell’efficacia delle azioni avviate, come l’attivazione di nuovi posti in convenzione e a gestione indiretta, e l’approvazione di un nuovo regolamento che consente uno scorrimento più veloce delle graduatorie».
Gli investimenti
Nel percorso di miglioramento «si inserisce anche la costruzione di due nuovi asili nido, finanziati grazie al Pnrr - spiega l'Amministrazione - per un investimento complessivo di oltre 7 milioni e 700 mila euro. Due progetti che metteranno a disposizione della città circa 160 nuovi posti, dando una risposta strutturale alla crescente domanda da parte delle famiglie».
Servizi migliorati
Parallelamente, «si è lavorato - precisano dal Comune - per migliorare la qualità del servizio attraverso le politiche di assunzione portate avanti in questi anni: nel solo comparto dei Servizi educativi, sono state effettuate 48 nuove assunzioni, di cui 20 educatori per i nidi e 24 insegnanti per le scuole dell’infanzia. Un impegno che rafforza la qualità del servizio, sostenendo anche la tenuta organizzativa del sistema. Il piano assunzioni continuerà anche nel 2025, dove è previsto un ulteriore potenziamento dell'organico».
«Offerta ampia»
«Come amministrazione - commenta Caterina Bonetti, assessora ai Servizi educativi - siamo consapevoli delle difficoltà che le famiglie incontrano nella conciliazione dei tempi di vita e lavoro e sulle necessità di un'offerta educativa ampia e di qualità per i piccoli cittadini di Parma. Gli investimenti in termini di servizi, di assunzioni e stabilizzazioni di personale, di convenzionamento con le scuole infanzia paritarie private e di acquisizione posti nido aggiuntivi rispetto allo scorso anno testimoniano un impegno concreto e costante».
«Mancano incentivi»
«Lavoriamo sul miglioramento quotidiano, ma non posso non sottolineare - prosegue - come dalla parte politica che ci accusa di non fare abbastanza - e che attualmente governa il Paese - non siano arrivati incentivi per la gestione dei servizi 0-6 adeguati a coprire le sempre crescenti richieste. Abbiamo avuto un finanziamento per costruire le pareti dei nuovi nidi, ma per farli funzionare troveremo noi i fondi. Anche nei nuovi piani di sviluppo del sistema nidi in Italia gli incentivi sono, per molti versi giustamente, andati alle città con una posizione svantaggiata nella copertura complessiva della domanda. Parma era esclusa, proprio perché ritenuta già a un buon grado di servizio. Per noi non è abbastanza e proseguiamo quindi nel lavoro di realizzazione posti e riflessione con i gestori privati per l'ampliamento dell'offerta».
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