Verso Atalanta-Parma
E venne il giorno della grande occasione. Per Antonio Gagliardi, il “tattico“ cresciuto all’ombra di grandi maestri, quello di domenica sarà un vero battesimo di fuoco. La prima panchina da capo allenatore in serie A coinciderà infatti con la “partita della vita“ per il Parma, che in casa dell’Atalanta andrà a caccia del corpo che varrebbe la salvezza.
Arrivato a Parma nel febbraio scorso insieme a Cristian Chivu, Gagliardi ha coltivato in questi mesi la cultura dell'operoso silenzio mettendo a disposizione del club professionalità e indiscusse competenze a lungo accumulate durante l’esperienza di match analyst, in particolare nello staff tecnico della Nazionale italiana dove è rimasto per oltre un decennio.
Il suo nome è sempre stato lontano dai riflettori. Almeno fino alla sfida di domenica sera contro il Napoli. È esattamente verso Gagliardi, infatti, che il tecnico del Napoli Antonio Conte si è scagliato nell'infuocato finale del match: sono volate parole grosse, immediatamente catturate dai microfoni piazzati a bordocampo e dalle telecamere, che hanno ripreso il litigio tra Conte e quello che, qualche anno fa proprio in Nazionale, era stato uno dei suoi collaboratori. Con Chivu - la cui unica colpa è stata quella di mettersi in mezzo a far da paciere tra i due - espulso e di conseguenza squalificato per un turno (stessa sanzione per Conte), a Bergamo toccherà quindi a Gagliardi.
Classe 1983, nativo di Marostica, nel Vicentino, già a soli 25 anni - è il 2008 - Gagliardi ottiene il suo primo incarico dello staff azzurro, chiamato direttamente dall’allora commissario tecnico Roberto Donadoni, che qualche anno dopo sarebbe approdato sulla panchina del Parma. Gagliardi era stato nominato capo match analyst: un’esperienza durata tuttavia appena cinque partite, nel mezzo di un Campionato europeo sfortunato, che si conclude con la fine del rapporto tra Donadoni e la Federazione. Ma sarebbe stato solo un arrivederci. Già nel 2010 l’attuale vice di Chivu torna in Nazionale, insieme ad un’altra vecchia conoscenza del Parma: Cesare Prandelli. Da match analyst Gagliardi resta in azzurro fino al 2022 collaborando con lo stesso Conte appunto, ma anche con Gian Piero Ventura, Gigi Di Biagio e Roberto Mancini con cui vincerà anche l'Europeo della magica notte di Wembley del 2021.
Insieme a Mancini, Antonio Gagliardi ha poi lavorato in Arabia Saudita tra il 2023 e il 2024.
Nella sua carriera un’altra figura centrale è stata quella di Andrea Pirlo che Gagliardi ha affiancato, in qualità di collaboratore tecnico prima alla Juventus nella stagione 2020-21 (vincendo anche una Coppa Italia e una Supercoppa), quindi in Turchia al Karagumruk, dall’agosto al novembre 2022.
Nel Parma che dall'arrivo di Chivu ha indiscutibilmente cambiato marcia, risalendo una classifica che si era fatta davvero complicata, c'è anche la mano di Gagliardi. Domenica, come detto, sarà lui a dover guidare i crociati nell'ultima missione. Che vale una stagione intera.
Vittorio Rotolo
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