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COMPIANO

«Sua sorella ha avuto un incidente», e la pensionata consegna soldi e gioielli: truffatori condannati

«Sua sorella ha avuto un incidente», e la pensionata consegna soldi e gioielli: truffatori condannati

di Georgia Azzali

28 Maggio 2025, 03:01

 Giovani. Eppure, molto preparati. O ben istruiti. Perché (quasi) tutto sapevano di quell'anziana signora di Compiano, perfino che avesse una sorella con casa in Svizzera. Così, il 15 maggio scorso, quando la pensionata, 86enne, aveva sentito dall'altro capo del telefono la voce di un (finto) maresciallo che le raccontava della sorella coinvolta in un brutto incidente stradale, con gravi conseguenze penali all'orizzonte, nella sua mente si erano affollati i pensieri. E ogni difesa era caduta. Aveva raccolto in tutta fretta qualche gioiello e 300 euro in contanti, poi si era infilata nell'auto dei truffatori, direzione banca, per ritirare altri 5mila euro. Ma il piano, all'apparenza perfetto, si era trasformato in un flop, e i tre - tutti incensurati - erano stati arrestati dai carabinieri: tutti di origine campana, tra i 18 e i 20 anni, ieri sono stati condannati per truffa pluriaggravata a 1 anno e 300 euro di multa dal giudice Alessandro Conti. La scelta del rito abbreviato ha consentito ai tre di poter beneficiare dello sconto di un terzo. La pm Laila Papotti aveva chiesto per tutti 2 anni e 700 euro di multa.

Nessun cambiamento, invece, sul fronte degli arresti domiciliari: tutti e tre restano rinchiusi tra le quattro mura di casa, nonostante le difese avessero chiesto di sostituire la misura cautelare con l'obbligo di dimora nel comune di Napoli o con la firma in caserma, perché rimane elevato il rischio di reiterazione del reato, così come aveva messo in evidenza la pm.

La telefonata alla pensionata era arrivata nel primo pomeriggio: una voce maschile dal tono serio, e allo stesso tempo rassicurante, dopo averle prefigurato il peggio sul futuro della sorella, che avrebbe potuto finire anche dietro le sbarre perché responsabile dell'incidente, le aveva suggerito la sicura via d'uscita. Ed ecco le istruzioni per l'uso: poco dopo una pattuglia di carabinieri si sarebbe presentata sotto casa a ritirare i soldi necessari (o qualche gioiello) per poter chiudere la questione senza conseguenze. In pochi minuti l'auto, con i campani a bordo, era arrivata a domicilio, e uno dei tre (fingendosi maresciallo) aveva detto chiaramente alla donna che quel gruzzoletto non sarebbe bastato. Bisognava andare in banca, a ritirare almeno 5.000 euro, per avere la certezza di far calare definitivamente il sipario sul caso. E l'anziana, impaurita, aveva accettato senza fare troppe domande.

Lei in agenzia, loro in attesa in auto fuori dalla banca. Ma quella richiesta urgente - e inusuale - di ritirare immediatamente 5.000 euro aveva subito insospettito gli impiegati. E quando la donna aveva spiegato che un maresciallo dei carabinieri l'aspettava fuori, tutto è parso molto chiaro. Così era subito partita la telefonata al 112. Quella mattina, peraltro, erano arrivate altre segnalazioni ai carabinieri di analoghi tentativi di truffa. Ma per quel caso si faceva ancora in tempo ad entrare in azione. E così è stato: l'auto scura, con i tre ragazzi a bordo, è stata bloccata. Mentre ogni dubbio si è subito dissolto: nel portaoggetti c'erano i gioielli della pensionata.

Georgia Azzali

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