Neviano
Ha lottato due settimane da quel terribile 31 maggio quando, in sella al suo scooter, rimase ferito nello scontro con un’auto. Ma non ce l'ha fatta. Il cuore generoso e spensierato di Davide Mattioli, 17enne di Scurano, ha cessato di battere all'ospedale Maggiore di Parma, lasciando nel dolore i genitori Mauro e Valentina, il fratello Livio e i tantissimi amici. Oggi alle 20.30 nella pieve di Scurano sarà recitato il rosario. Domani, nella stessa chiesa, l’ultimo saluto, con partenza alle 10 dalle Onoranze funebri Barili di Langhirano.
Con quella leggerezza tipica della sua età, il carattere solare e gioioso sempre pronto «all’avventura», Davide era l’anima di quel gruppo di amici che si conoscono da sempre. Aveva una vita davanti, pagine bianche di un futuro ancora da scrivere, di cui però aveva già i contorni ben delineati, sicuro del lavoro che avrebbe voluto fare: proseguire l’attività di famiglia in campo agricolo.
Poi è arrivato quel maledetto sabato. Davide era in giro con altri ragazzi in scooter. In località Ariolla (una frazione di Neviano), percorrendo una curva cieca, era andato a schiantarsi contro la vettura che sopraggiungeva nell'altra corsia: un frontale violentissimo, tanto che le condizioni del 17enne erano apparse da subito molto gravi.
Da quella sera sono seguiti giorni di angoscia, aggrappati al filo di speranza che le sue condizioni potessero migliorare, fino alla triste notizia. Giovedì tutta Scurano è piombata nell’incredulità, nel dolore per una scomparsa difficile da accettare. La comunità che lo ha visto crescere e che ora piange la sua scomparsa, si è stretta alla famiglia, nel tentativo di portare un po’ di conforto a tanto strazio. Per lui, i genitori avevano continuato l’attività agricola. Avrebbero smesso da tempo, ma Davide in quella stalla vedeva il suo futuro e loro hanno proseguito per accontentarlo, per lasciarla a lui al termine degli studi. Il giovane, che avrebbe compiuto 18 anni il prossimo 5 dicembre, frequentava l’Istituto agrario a Castelnovo Monti. Aveva le idee chiare sul suo futuro, cosa rara per la sua età. Un lavoro ma prima di tutto una passione, quella che fin da piccolo lo portava nella stalla a dare una mano appena poteva. Un impegno che non era un peso e per il quale era disposto a rinunciare anche a qualche uscita con gli amici.
La sua scomparsa ha segnato le tante persone che lo conoscevano da sempre, che hanno condiviso momenti, esperienze, gioie. Un volto impossibile da dimenticare, pur nel trascorrere degli anni, come ricordano insegnanti e collaboratori della «Casa tra gli aceri» di Scurano, la scuola che aveva frequentato.
«Davide? Un bambino con un sorriso e una bontà d’animo impossibile da dimenticare. Aveva un cuore d’oro; era sempre pronto ad aiutare gli altri e a far trascorrere una positiva e gioiosa giornata scolastica. La sua gentilezza e la sua luce saranno sempre con noi, la sua memoria vivrà nei nostri cuori».
Maria Chiara Pezzani
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