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OMICIDIO STRADALE

Ubriaco, invase la corsia opposta e uccise Tiziana Oieni: patteggia 3 anni

Ubriaco, invase la corsia opposta e uccise Tiziana Oieni: patteggia 3 anni

di Georgia Azzali

19 Giugno 2025, 03:01

Una serata tra amiche. Di sorrisi e complicità. Chissà, forse stavano parlando proprio di quanto erano state bene insieme quando si sono ritrovate addosso quell'auto. L'amica alla guida e Titti sul sedile accanto in quella Yaris sbriciolata in un istante. Come la vita di Tiziana Oieni, 37 anni appena, un marito e due bambine a cui il giorno dopo avrebbe sorriso e forse raccontato della fiera di San Donnino a cui era stata. Morta nel groviglio di lamiere, Titti, in via Stati Uniti, a Pontetaro, sulla prosecuzione della tangenziale Nord, nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2023. Uccisa da un automobilista completamente ubriaco: il tasso alcolemico accertato era 1,87 grammi per litro, ossia quasi quattro volte il limite consentito. Inoltre, la macchina, una Skoda, come accertato dalla polizia stradale, che ha effettuato i rilievi e portato avanti le indagini, viaggiava a quasi 100 km all'ora, oltre quanto previsto in quel tratto. E ieri l'uomo - 40anni, residente in provincia -, accusato di omicidio stradale e lesioni personali aggravate nei confronti dell'amica di Tiziana, dopo l'accordo con il pm, ha patteggiato 3 anni davanti al gup Gabriella Orsi. Già poco dopo l'incidente, il prefetto aveva disposto la sospensione della patente di guida per 3 anni.

Niente carcere, quindi, ma affidamento in prova ai servizi sociali, come previsto per le condanne fino a 4 anni. Ma come si è arrivati ai 3 anni di pena? All'automobilista, oltre allo sconto previsto per legge vista la scelta di un rito alternativo, sono state riconosciute le attenuanti generiche, quella per il risarcimento dei danni di tutte le parti offese, compresa l'amica di Tiziana, che ha riportato fratture gravissime dopo l'incidente, «e anche una diminuzione relativa al concorso di colpa, seppur minimo, perché la Yaris non avrebbe viaggiato strettamente a destra», spiega l'avvocato Daniele Carra, difensore dell'automobilista.

Ma quella notte, come accertato dalle indagini e dalla consulenza tecnica, era stata comunque la Skoda, che procedeva in direzione Fidenza, a invadere la corsia opposta. E la Yaris si era praticamente disintegrata, mentre il motore della Skoda si era addirittura staccato dalla scocca ed era finito a metri di distanza. Una macchina decisamente più pesante e robusta della piccola Yaris, e forse questo ha salvato la vita all'automobilista, che era stato dimesso dall'ospedale dopo qualche accertamento.

Lui che da un anno «ha cominciato anche a portare la propria testimonianza nelle scuole affinché i giovani prendano coscienza dei gravissimi rischi che comporta mettersi alla guida dopo aver bevuto», spiega l'avvocato Carra. Ma resta il dramma di una famiglia che ha subito uno strappo drammatico. Forse imperdonabile. Per i genitori, la sorella, il fratello e il marito con due figlie, Giorgia e Martina, una di soli 2 anni e l'altra ancora in prima elementare, quando la madre se ne era andata.

A 37 anni, Tiziana aveva uno spirito da ragazzina e una grande capacità di coinvolgere gli altri: così l'avevano ricordata i tanti amici. Lavorava come impiegata in un poliambulatorio, ma il basket era il suo mondo: aveva giocato nella Magik e lì aveva conosciuto anche Luca, il ragazzo che poi sarebbe diventato suo marito. Tutto cancellato in una notte.

Georgia Azzali

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