SALUTE
Un'arma contro diabete e obesità
Semaglutide è il principio attivo presente in diverse specialità medicinali (Ozempic e Wegony, iniettabili sottocute, e Rybelsus, assumibile per via orale) che hanno registrato un boom di dispensazioni negli ultimi anni e che, secondo le stime del report “2025 Preview” di Evaluate Pharma, saranno in testa alle vendite globali dei farmaci del 2025 (con circa 40 miliardi di dollari).
Questo successo è da ricondurre agli effetti benefici registrati con l’uso di semaglutide nel controllo di malattie croniche, oggi estremamente frequenti, come il diabete e l’obesità.
Dal 2019 Ozempic, e più di recente Rybelsus, sono indicati in monoterapia o in associazione con altri medicinali antidiabetici nei pazienti adulti con diabete di tipo 2 nei quali migliorano il controllo glicemico in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico.
La loro efficacia deriva dalla loro peculiare capacità di attivare un meccanismo fisiologico di controllo della glicemia che è meno efficiente nel diabete di tipo 2. Semaglutide, infatti, riproduce gli effetti di un ormone, denominato GLP-1 “glucagone-like peptide-1”, normalmente liberato dal nostro intestino dopo un pasto ricco di zuccheri e di acidi grassi, con il compito di favorire l’utilizzo del glucosio da parte dei tessuti (come muscoli, cervello, fegato) e di mantenere sotto controllo la glicemia. Semaglutide è ben più stabile all’inattivazione enzimatica di GLP-1 e di altri farmaci della stessa classe, chiamati “agonisti del recettore per GLP-1”, perciò è sufficiente somministrarlo una volta alla settimana per regolare i livelli di glucosio nel sangue.
Semaglutide, stimolando i recettori per GLP-1 presenti a livello pancreatico, aumenta la produzione di insulina, che abbassa la glicemia, e riduce la secrezione di glucagone, un ormone che facilita il rilascio di glucosio dal fegato. È quindi un efficiente modulatore dei livelli circolanti di glucosio.
Ma non solo. Come il GLP-1, semaglutide riduce il peso corporeo, che spesso è elevato nei diabetici. L’assunzione di semaglutide rallenta lo svuotamento dello stomaco e stimola i centri della sazietà nel cervello così che l’appetito cala, il consumo di cibo è ridotto, la massa grassa e la preferenza per gli alimenti grassi diminuiscono. Inoltre, molti studi clinici hanno evidenziato che semaglutide protegge i pazienti obesi con diabete mellito di tipo 2 dal rischio di eventi cardiovascolari maggiori (infarto miocardico o ictus) ed è efficace nel rallentare la progressione della malattia renale cronica verso l’insufficienza renale nei pazienti diabetici a rischio.
A seguito del recente diffuso utilizzo “off-label” di Ozempic come rimedio contro l’obesità in pazienti non necessariamente diabetici, l’azienda farmaceutica Novo Nordisk ha sviluppato una nuova specialità, formulata a un dosaggio di semaglutide maggiore rispetto alla terapia antidiabetica. Dal 2022 la specialità Wegony è disponibile in Italia, con costi a carico del contribuente, indicata per controllare il peso corporeo esclusivamente in soggetti obesi o in sovrappeso con patologie correlate all’obesità (diabete di tipo 2, dislipidemie, ipertensione), naturalmente in aggiunta a una dieta ipocalorica e a un aumento dell’attività fisica. In questi pazienti il trattamento con Wegony è risultato utile non solo nella gestione del peso (porta a una perdita in media del 10%-20% del peso in 18 mesi) ma anche nella prevenzione degli eventi cardiovascolari.
Come tutti i farmaci, semaglutide può causare effetti collaterali. I più comuni interessano il tubo digerente e derivano dagli effetti del farmaco sulla motilità di stomaco e intestino: nausea, diarrea, sono descritti per Ozempic, a cui si aggiungono vomito, stipsi, dolore addominale e stanchezza per Wegovy. Meno frequenti sono calcolosi biliare, reazioni nella sede di iniezione, aumento della frequenza cardiaca, peggioramento della retinite diabetica e possibile ostruzione intestinale.
Non mancano alcune chiare controindicazioni all’uso, come una precedente storia di carcinoma alla tiroide, insufficienza renale grave, gravidanza e allattamento e allergia o ipersensibilità al principio attivo.
Questo quadro di effetti indesiderati ci avverte che non siamo di fronte a un semplice agente dimagrante, ma a un farmaco da utilizzare sotto il rigoroso controllo del medico.
Nell’insieme, quando semiglutide è assunto secondo le indicazioni delle agenzie regolatorie, i benefici che offre nel trattamento del diabete di tipo 2, dell’obesità e gli effetti protettivi sulle funzioni cardiovascolari e renali superano i rischi insiti nel suo utilizzo. Solo l’uso appropriato di semaglutide lo rende uno strumento valido nel migliorare la gestione di patologie metaboliche croniche e la qualità della vita dei pazienti che ne soffrono.
(*) Direttrice della Scuola di specializzazione in Farmacia ospedaliera, docente di Farmacologia e Farmacoterapia al Dipartimento di Scienze degli alimenti e del farmaco dell'Università di Parma
© Riproduzione riservata
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata