Ministero della Difesa
A guardare le foto e il video sembra un film e invece è tutto vero. In tanti hanno chiamato la Gazzetta di Parma per segnalare la presenza di elicotteri militari nell'area compresa tra Collecchio e Fornovo e vista la situazione internazionale in molti si sono preoccupati, postando anche immagini su Facebook. Gli elicotteri erano quelli dell'Esercito italiano, proprio perché, come riporta il sito del ministero della Difesa, a Fornovo e a Piacenza si è svolta un'esercitazione molto importante per il «Combattimento sotterraneo e forzamento di un corso d’acqua per i genieri dell’Esercito». Un'esercitazione che segue quella dell'ottobre del 2022.
«La sicurezza non è mai scontata: è il risultato di addestramento e prontezza», ha ricordato per l'occasione il ministro Guido Crosetto. Si è trattato delle esercitazioni «Cerbero & Stige 25» con 500 militari in azione e che si sono concluse lunedì, all’interno dell’area addestrativa «La Carona», nel comune di Fornovo Taro e successivamente nell’area addestrativa «Scalo Po» di Piacenza, alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello.
«Si tratta di attività esercitative pianificate nell’ottica dello sviluppo capacitivo delle unità del Genio Guastatori per la condotta delle operazioni sotterranee e per il potenziamento delle attività tattiche utili all’attraversamento di un corso d’acqua non guadabile», è scritto sul sito del ministero della Difesa.
In campo, la compagnia del Genio Guastatori, la più numerosa, protagonista di due importanti esercitazioni, in cui è stata testata «la capacità fondamentale delle unità del Genio, di supporto generale e di supporto diretto, di operare in stretto coordinamento con unità da ricognizione, elicotteri d’attacco, forze speciali e altre unità di Forza Armata - è sempre scritto sul comunicato -. Grazie a questo importante momento esercitativo, nell’ambito del mandato conferito al Comando Genio di sviluppo della capacità, "unica" all’interno del comparto Difesa, di combattimento in ambienti sotterranei, i guastatori paracadutisti dell’8° reggimento hanno raggiunto la Full Operational Capability per l’esecuzione dei compiti tattici del genio volti a garantire il supporto alla mobilità, contromobilità, protezione e supporto al ciclo intelligence in ambienti confinati, mentre il 2° reggimento Genio Pontieri si è esercitato ad un’attività di forzamento di un corso d’acqua inguadabile in un ambiente caratterizzato dalla presenza di ostacoli di diversa natura sulla sponda lontana, di possibile presenza di forze nemiche con capacità di osservazione a lungo raggio, tipiche dei moderni mezzi tecnologici, che implicano il coordinamento con le attività degli elicotteri d’attacco e delle altre unità da combattimento e supporto al combattimento».
Il generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, rivolgendosi ai militari, uomini e alle donne, ha sottolineato: «L'esercitazione odierna non è un traguardo ma segna un momento significativo del percorso evolutivo dell'Esercito, i cui presupposti sono l'addestramento in scenari realistici, che impongono elevatissima preparazione fisica, tecnica e spirituale, la costante sperimentazione e applicazione di nuove tecnologie e un approccio proattivo e consapevole. Se ci provi, vinci o perdi, se non ci provi, perdi. Questo è il cambiamento culturale, volano della crescita individuale e collettiva in corso, essenziale per vincere le sfide dei nostri tempi e quelle che verranno».
E ha aggiunto: «La complessa manovra di superamento di un corso d’acqua, eseguita nell'area addestrativa di Piacenza, dimostra che i pontieri del 2º reggimento sono tra le capacità di eccellenza dell’Esercito. La piena complementarietà operativa e integrazione dei molteplici assetti, sia convenzionali sia delle Forze Speciali della Forza Armata, sono la chiave per affrontare l’intero spettro dello scenario moderno».
All’esercitazione, coordinata e condotta dal Comando Genio, hanno partecipato numerosi reparti dell’Esercito: la Brigata Genio con i suoi reparti dipendenti (2° reggimento Genio Pontieri, 6° reggimento genio Pionieri, reggimento Ferrovieri, Centro d’eccellenza Cied, Reggimento Addestrativo, Centro di supporto del Genio alla protezione delle Forze), l’8° reggimento Genio Guastatori paracadutisti della Brigata Folgore con il concorso dei reparti della Brigata Informazioni tattiche (9° Rombo - 33° reggimento EW), del Comando Trasmissioni (cine-foto e 2° reggimento trasmissioni Alpino), del 3° reggimento Genio Guastatori, del Comando Artiglieria Controaerei (121° Reggimento artiglieria Controaerei), di equipaggi elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito, di binomi cinofili del Centro militare veterinario, dei distaccamenti dei reparti del Comando Forze Speciali dell’Esercito (9º reggimento d'assalto paracadutisti Col Moschin, 185° reggimento paracadutisti Ricognizione e Acquisizione obiettivi, 4° reggimento alpini paracadutisti) e degli assetti della scuola di commissariato.
Complimentandosi per l'esercitazione, il ministro Crosetto ha concluso: «Senza sicurezza non c’è libertà, e senza libertà non c’è futuro. Nella giornata di ieri avevo previsto di assistere a due importanti esercitazioni dell’Esercito, Cerbero e Stige, finalizzate a rafforzare la capacità di operare in ambienti sotterranei e nel superamento di corsi d’acqua. Purtroppo, la complessa situazione internazionale ha richiesto la mia permanenza a Roma. Voglio, quindi, esprimere il mio apprezzamento al personale impegnato in queste attività, fondamentali per lo sviluppo delle competenze della Difesa. Oggi più che mai dobbiamo confrontarci non solo con ogni scenario ipotizzabile, ma prepararci anche all’imponderabile. Tutti insieme. La sicurezza del Paese è una responsabilità condivisa, da affrontare con determinazione, per essere pronti alle sfide del presente e del futuro».
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