Inchiesta
Dallo scorso 14 dicembre è entrato in vigore il nuovo Codice della strada, con novità importanti per i mezzi utilizzati dai cittadini. Interessati anche i monopattini elettrici, veicoli che vediamo attraversare sempre più spesso le vie del centro di Parma. Sono infatti in crescita le persone che preferiscono utilizzare il monopattino, ma non tutte stanno rispettando le nuove regole.
Dal 14 dicembre 2024 è obbligatorio l’utilizzo del casco per chiunque si voglia muovere con questo veicolo, con sanzioni che vanno da 50 a 250 euro. Osservando le principali arterie cittadine durante la mattina, in un lasso di tempo pari a due ore, ci siamo imbattuti in una ventina di persone sul monopattino elettrico, di cui più della metà era però senza casco.
«La protezione è importante. Per i monopattini a noleggio - racconta Cristian - i caschi però non li danno in dotazione e secondo me dovrebbero farlo. Lo ritengo comunque un mezzo molto comodo». «Lo utilizzo per spostarmi - ci spiega Raffaele Cherubin - a Parma, dato che qui non ho la macchina, essendo uno studente di Cremona fuori sede. Il casco? Per la sicurezza delle persone ci sta che abbiano adottato delle nuove normative».
Generalmente i cittadini si ritengono soddisfatti di questa novità relativa alle protezioni in strada per chi usa il monopattino elettrico, anche se pure tra gli intervistati c’era chi aveva «dimenticato» il casco a casa. Tra piazza Garibaldi, viale Toschi, via Trento e altre strade del centro, alcuni sono in monopattino per spostamenti routinari, altri per lavoro, come il ryder bengalese Emdadul Molla. «Uso il casco per stare sereno quando sono in strada, anche se fortunatamente non ho avuto incidenti per adesso», racconta Emdadul. «Secondo me - spiega Giovanni Gentilotti - molti utilizzano il casco soprattutto perché c’è stata questa nuova norma. Io l’ho sempre usato per la mia mentalità. Come convincere tutti ad usarlo? Bisogna dire che se lo metti sei più intelligente e più "figo"». Altri cittadini, come Franco Brignoli, puntano il dito contro i pochi controlli effettuati dalle forze dell’ordine, che a maggio scorso avevano intensificato le operazioni in via Monte Altissimo e via Trento, sanzionando sei persone senza casco. «Vedo tanti ragazzi senza protezione - spiega il signor Brignoli - ma nessuno li ferma. Io mi trovo bene con il monopattino, anche se qui a Parma c’è qualche strada messa male e le ciclabili sono un po’ strette». Un tema emerso tra i cittadini è anche quello relativo all’assicurazione per il monopattino elettrico, che dovrebbe essere obbligatoria secondo il nuovo codice della strada. Un obbligo che rimane però ancora solo sulla carta, visto che mancano i due decreti attuativi che renderebbero effettiva e sanzionabile anche questa regola. «Le multe per i caschi sono giuste, perché è importante la sicurezza. Io ho avuto un grave incidente in monopattino - racconta Iskander Mhal -, che mi ha fatto stare fermo per un mese. Fare l’assicurazione? Forse è un po’ troppo, non sto guidando un motorino».
«Sull’obbligo del casco sono assolutamente d’accordo. Ma mi sembra strano -spiega Sonila Shala - che io debba pagare l’assicurazione, mentre chi va in bicicletta no. Il monopattino è comunque un mezzo di trasporto utilissimo, che funziona bene soprattutto in città come Parma».
Pietro Amendola
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