Allarme
Una notte di spaccate in centro. Nel mirino sono finiti la nota profumeria Maria Luigia di via Cavour e un'automobile di proprietà di un turista svizzero - che chissà se tornerà a visitare la nostra città - parcheggiata in via XX Settembre nei pressi dell'Hotel Savoy. L'altra notte, infatti, è stata sfondata la vetrata della porta d'ingresso del negozio mentre il veicolo è stato ritrovato con un vetro sfondato e con l'abitacolo messo a soqquadro.
In tutti e due i casi per colpire è stato usato un tombino, un particolare che può far pensare, oltre al fatto che i due raid sono avvenuti la stessa notte e a poca distanza, che dietro le spaccate ci possa essere la stessa mano. Difficile fare in entrambi i casi una stima di quanto rubato. Più semplice, invece, valutare i danni che, per entrambi gli episodi, appaiono ingenti.
Sulla vicenda è intervenuto Fabrizio Pallini dell'associazione I Nostri Borghi. «Siamo ancora una volta a denunciare il continuo ed inesorabile stillicidio di furti, rapine, scippi, risse e spaccate di ogni genere a Parma - ha dichiarato -. In poco più di quattro mesi più di duecentocinquanta spaccate nei confronti di negozi, attività, autovetture ed associazioni, anche sulle nostre vetrine restano ancora ben visibili i segni di inutili vandalismi». Ha aggiunto Pallini: «Purtroppo c'è ancora chi nel vano ed incomprensibile tentativo di nascondere la verità, invece che impegnarsi sempre più nel cercare di risolvere i gravi problemi che affliggono Parma si rifugia dietro il "ma anche tante altre città soffrono della nostra stessa malattia"». Purtroppo - ha insistito - i danni ingenti provocati da delinquenti che si sentono liberi di agire incontrastati e che molte volte restano impuniti, sono molto deleteri per le attività, i negozi e il turismo in generale».
Pallini ha ribadito un concetto da lui più volte espresso: «Non dobbiamo cedere alla rassegnazione e all'abitudine. Chiediamo con forza al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di impegnarsi sempre di più alla ricerca di strategie concrete e reali per contrastare una violenza che sembra non volersi arrestare. È dovere di sindaco, prefetto e questore e sindaco di agire con ancor più forza e di pretendere aiuti anche a livello nazionale per contrastare la violenza a Parma. Non passi mai il concetto "mal comune mezzo gaudio" - ha concluso Pallini -. Tutto ciò sarebbe inaccettabile e controproducente per la nostra città».
Michele Ceparano
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