il ricordo
La foto sull'altare è incorniciata d'argento. A sfiorarla un mazzo di rose bianche e rosa. Sofia sorride. Quasi ad accogliere tutti quelli che ieri sera hanno riempito la chiesa del Sacro Cuore per salutarla a distanza di sei anni dalla sua tragica morte. E per festeggiarla: a gennaio avrebbe compiuto 18 anni.
Un momento di condivisione, pieno di ricordi per «Sofi», la cui vita è stata spezzata nel luglio 2019: la bimba annegò negli 80 centimetri dell’idromassaggio dei bagni Texas di Marina di Pietrasanta. Sei anni, da quel giorno, che la sua famiglia non è mai stata lasciata sola: «Questa tragedia privata, la nostra, è diventata la tragedia di tutti, della comunità - è la prima cosa che dice papà Edoardo Bernkopf, sul sagrato -. Dobbiamo ringraziare la città per l'affetto che ci ha dimostrato». Poi lo sguardo vola lì, alla foto di Sofia. «Era una bambina speciale e l'hanno rivoluta indietro - sussurra commosso -. Mi fa piacere vedere tutte queste persone che vogliono salutarla, ricordarla: Sofia è entrata nei cuori di tutti, quelli che la conoscevano, ma anche quelli che non la conoscevano». Ha ragione, Edoardo, basta guardarsi attorno, tra i banchi in legno della chiesa di piazzale Volta.
Il tempo è scandito dagli abbracci, che sembrano infiniti: una comunità intera pare avvolgere e riparare dal dolore i genitori.
Poi ci sono le Sacre scritture a confortare, in particolare le parole di San Paolo, così precise, giuste: «Rallegratevi con quelli che sono nella gioia e piangete con quelli che sono nel dolore». E «amatevi con affetto fraterno», viene scandito dal leggio. Don Paolo Salvadori torna su quel senso di comunità e condivisione così palpabile e potente: «Capita, tante volte, che nei primi tempi di un lutto le persone si avvicinino e poi, piano piano, si allontanino - dice -: qui, è evidente, non è così. La vicinanza non è mai mancata». Glielo ha raccontato la mamma di Sofia, Vanna Broia, ricordando quanto le amiche della sua bimba le siano state vicino. Una pizza, i ricordi, una boccata di ossigeno in mezzo al dolore.
Vanna si avvicina al leggio, tiene tra le mani una lettera. Righe di amore capaci di andare oltre qualsiasi confine. «Mia dolce Sofia, ti hanno fisicamente impedito di festeggiare i tuoi 18 anni con Tommy (il fratello, ndr) - afferma - ma in realtà non è stato così: tu c'eri, eri lì con noi». Una pausa. «È da quando siete nati che aspettavo questo momento e sapevo come lo avrei organizzato - riprende -, ma ho dovuto scegliere un piano B». Parla alla sua bambina, le chiede di vegliare sul fratello e sulle amiche. Poi lo sguardo va al Paradiso: «Signore, tu che puoi, occupati di Sofia: hai una ragazzina molto in gamba vicino a te».
A.P.
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