×
×
☰ MENU

Intervista

Paolo Schianchi: «La gioia di un tour negli Usa dopo il brutto incidente»

Paolo Schianchi: «La gioia di un tour negli Usa dopo il brutto incidente»

di Pierangelo Pettenati

30 Luglio 2025, 10:10

Venerdì alle 21, «Innovatorio Festival 2025» si chiuderà nella Sala dei Concerti di Casa della Musica di Parma con il Cesare Panizzi Trio (Cesare Panizzi al piano Gianluca Vescovini alla batteria e Giulio Scianatico al contrabbasso) in «It’s been a blessing tour» e, in apertura, i Karpiuk Band dall’Ucraina. Il festival è un’idea di Paolo Schianchi che, oltre a tornare nella sua città, in questo 2025 è riuscito anche a tornare a suonare dal vivo in un tour in diversi teatri degli Stati Uniti (dove ormai risiede per la maggior parte del tempo), riscuotendo grande successo.

«È stata una grande opportunità – racconta Schianchi – nata da una segnalazione fatta da un collega alla Allied Concert Services, storica agenzia statunitense attiva dagli anni ‘40. Affrontarono un lungo viaggio per venire a vedermi in concerto, decidendo poi di organizzarmi un tour in diversi stati degli Usa».

Come è stato tornare a suonare dal vivo, in un lungo e impegnativo tour?

«Ho lavorato per due anni nel tentativo di costruire uno spettacolo compatibile, per caratteristiche e durate, con le mie attuali limitazioni e difficoltà fisiche e di dolore derivate dall’incidente (Schianchi ebbe un grave incidente in moto negli Usa, nel 2019, ndr). Dietro le quinte c’erano fino a 10 aiutanti che mi assistevano nel trasporto degli strumenti. Per la parte artistica, mi hanno lasciato libertà, in virtù della fiducia e del profondo rispetto in me e nel mio lavoro, cosa che ho apprezzato profondamente».

Cosa ha significato per te questo tour?

«È stata un’impresa in parte folle, e che non sono sicuro di poter ripetere, ma piena di emozioni e soddisfazioni. Il dolore era ingestibile, nonostante i mille accorgimenti, tanto da farmi chiedere più volte se sarei riuscito a sostenere il successivo concerto e ad arrivare al termine del tour. Ho viaggiato per quasi 15.000 km, passando per metropoli, parchi naturali sconfinati, riserve indiane, tempeste, inondazioni, giornate di sole, neve, zone desertiche e una miriade di emozioni. Alcuni giorni ero in autostrade a 10 corsie e in altri un bisonte mi attraversava la strada nel mezzo di luoghi che sembravano usciti da una fiaba. Sono finito in un fosso nel mezzo di una zona disabitata a perdita d’occhio e invasa dal fango, e un giorno sono stato inseguito da tre auto della polizia per miglia sull’autostrada in pieno stile Blues Brothers e ho rischiato che mi sparassero per un’incomprensione, fortunatamente risoltasi senza alcuna conseguenza, a parte lo spavento. Ma ho incontrato anche persone dal cuore grande. Questo tour è stato il primo dopo il mio incidente, ed è impossibile descrivere la mia gratitudine».

Com’è stata la risposta del pubblico?

«Il pubblico era nuovo per me ma ho ricevuto almeno una standing ovation a ogni singolo concerto. Una gioia profondissima e indicibile. Tanti autografi, anche su chitarre; messaggi, email, e parole davvero stupende da parte del pubblico, che porterò nel cuore per tutta la vita».

Che spettacolo hai portato al pubblico americano?

«Lo spettacolo spaziava da Bach ai Beatles, ai Pink Floyd con anche musica mia, e comprendeva un paio di strumenti unici al mondo di cui uno, che ho chiamato GuitArt, sperimentale e recente, di cui non svelo i dettagli per riservare la sorpresa a chi verrà ad ascoltarmi dal vivo».

Cosa vedremo nel concerto di venerdì?

«Avremo Cesare Panizzi, Premio Urbani 2024, in trio nella nostra città che è anche la sua. In passato mi sono esibito per Innovatorio in Italia per dare il “la” a questo progetto internazionale che credo importantissimo per le nuove generazioni e per il nostro Paese. L’ho fatto sempre in risposta agli inviti a portare la mia musica sul territorio ma adesso, per Innovatorio Festival, mi vedrete in veste di direttore artistico, organizzatore e produttore esecutivo delle serate, non di performer. Il motivo principe è che voglio che i ragazzi siano protagonisti assoluti dei concerti».

L’ingresso è gratuito.

Pierangelo Pettenati

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI