Santa Croce, il piazzale che di notte cambia volto

Piazzale Santa Croce ha due volti. Di giorno la zona è attraversata perlopiù da studenti, gente di passaggio e da turisti. Quando cala il sole, però, i parmigiani parlano di un luogo in cui l'insicurezza è palpabile e passeggiare da soli è motivo di angosce. «Ci sentiamo abbandonati» lamenta Nicola Orlandelli, gestore dell'edicola di piazzale Santa Croce. «La zona si è riempita di personaggi che girano tutto il giorno e quando tornano dalle discoteche, ubriachi, diventano pericolosi, non passa un fine settimana senza una rissa». «Sa come fanno quando litigano? Prendono una bottiglia, la spaccano e si tagliano la faccia» aggiunge un cliente appena arrivato di fronte al chiosco. Mentre parla mima il gesto con le mani. «Ogni attività qui deve fare i conti con questa situazione: se apri un locale è normale che, prima o poi, ti spacchino qualcosa - continua Orlandelli, indicando un bar che si trova dall'altra parte della strada -: quel caffè ha cambiato gestione qualche mese fa e dopo soli 15 giorni gli hanno rotto la vetrina». Il locale in questione è l'«Alchemist». «Finché è giorno la situazione è normale, ma appena arriva la sera cambia tutto - racconta uno dei due titolari -. Tra risse, spaccio e furti è difficile anche solo passeggiare tranquilli». Andando verso viale dei Mille si incrocia il bar «The real G». «Quando devo aprire - commenta Dragana, una delle bariste, -, alle cinque del mattino, ho sempre paura». «Una volta sono stata seguita per tutto il tragitto da una persona» racconta invece la titolare di un altro bar della zona. Anche lei parla di un piazzale tranquillo di giorno e fosco di notte. «Noi chiudiamo alle sette ma sappiamo che alla sera tardi i litigi e le risse sono all'ordine del giorno». Appena fuori dal piazzale, in via Gramsci, c'è la Libreria Santa Croce. «C'è una forte maleducazione in aumento - afferma il proprietario, Rino Ortalli, -. Recentemente era passata qui davanti una mia amica e un gruppo di ragazzi l'ha insultata pesantemente. Negli ultimi anni questi comportamenti si sono diffusi sempre di più, lo vedo coi miei occhi».

a.g.