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Intervista

Aigerim Altynbek, super premiata a Portofino, racconta: «Dal Kazakistan a Parma per amore della lirica»

Aigerim Altynbek, super premiata a Portofino, racconta: «Dal Kazakistan a Parma per amore della lirica»

di Mara Pedrabissi

13 Agosto 2025, 03:01

Si è innamorata della lirica ascoltando «sua maestà» Mirella Freni. Aigerim Altynbek, soprano, 28 anni, è venuta dal Kazakistan a studiare a Parma, al Conservatorio «Boito». A fine luglio ha partecipato al prestigioso Concorso Lirico Internazionale di Portofino (Clip), presidente di giuria Dominique Meyer, inanellando una serie di riconoscimenti da lasciare a bocca aperta: il presidente del suo Paese, Kassym-Jomart Tokayev in carica da sei anni (il Kazakistan è una repubblica semipresidenziale, il predecessore Nursultan Nazarbaev, rimase in carica 29 anni) ha voluto congratularsi con l'artista, con un telegramma.

La soprano è diventata così il primo rappresentante in assoluto dell'Asia centrale a vincere il contest internazionale di Portofino, ricevendo il Primo premio, il Premio del Pubblico, il Premio per la Migliore Voce Femminile e il Premio della Critica.

«Per me è innanzitutto una grandissima opportunità e un grande onore - commenta con emozione Aigerim Altynbek - Questa vittoria non è arrivata facilmente: erano giunte oltre 200 candidature da 50 Paesi, e solo 10 persone sono arrivate alla finale. Essere tra di loro era già un traguardo, ma vincere a Portofino è stata la conferma che il duro lavoro, la passione per ciò che faccio e la fiducia in me stessa danno davvero i loro frutti. Questo mi ispira a andare avanti, a crescere e a sostenere le mie idee nel mondo».

Aigerim Altynbek in questi giorni è tornata nel suo Paese. Le tecnologie ci hanno consentito questo scambio di pensieri, nonostante distanza, fuso orario e lingue diverse.

La prima domanda è quasi d'obbligo: perché ha scelto la nostra città e cosa le piace del metodo di studio al Conservatorio «Boito»?

«Quando studiavo in Kazakistan, avevo sentito parlare della città di Parma e del fatto che vi si trovava un conservatorio di altissimo livello, con insegnanti eccellenti. Dopo averlo scoperto, ho deciso che avrei fatto di tutto per entrare proprio al Conservatorio di Parma. E penso di non essermi sbagliata. Francesca Ziveri e Raffaele Cortesi per me sono diventati non solo dei docenti ma come dei secondi genitori. Sono loro profondamente grata. In un breve periodo di tempo, siamo riusciti a fare davvero tanto».

In Kazakistan è diffuso l'amore per l'opera o è un fatto raro? A lei quando è sorta la passione per il canto lirico?

«Nel mio Paese, l’amore per l’opera non è così raro come si potrebbe pensare. Il Kazakistan ha una ricca tradizione musicale e culturale: ci sono teatri lirici, concorsi, e molte persone che apprezzano la musica classica e il belcanto. Anche se l’opera non fa parte della nostra cultura tradizionale, col tempo è diventata una componente importante della scena artistica. Quanto a me, l'amore per il canto lirico è nato quando avevo 15 anni. La prima volta che ho ascoltato Mirella Freni sono rimasta profondamente colpita dalla sua voce, dalla sua espressività e dall’intensità della sua interpretazione. In quel momento ho capito che volevo dedicarmi a quest’arte. Ho iniziato a studiare canto e ogni giorno scoprivo qualcosa di nuovo e ispirante. Il canto lirico è diventato per me una passione, una vocazione e uno stile di vita».

Ha anche avuto modo di esibirsi con importanti artisti: Bocelli e Carreras. Sarà stata un’emozione.

«Sì, ho avuto davvero l’opportunità unica di esibirmi con grandi artisti come Andrea Bocelli e José Carreras, ancora prima della vittoria a Portofino. È stata un’emozione indescrivibile e un grandissimo onore. Per me, come giovane cantante, salire sullo stesso palco con delle leggende è stata un’esperienza preziosa nel mio percorso professionale».

Teatro Regio di Parma: sogna di cantarci un giorno?

«Sì. Confido di poter avere l’opportunità di esibirmi su quel meraviglioso palcoscenico. È un luogo con un’atmosfera incredibile, una storia ricca e un profondo rispetto per l’arte. Per qualsiasi cantante lirico, cantare lì è un grande onore. Quando arriverà quel momento, sarò pronta a mettere tutta la mia anima nella musica per essere all’altezza di quel teatro».

Dopo la vittoria a Portofino, il Presidente Tokayev le ha inviato un telegramma. E i suoi genitori? Contenti o preoccupati della carriera che ha scelto?

«Sì, il Presidente mi ha mandato le congratulazioni. Vincere quattro premi in una sola volta è stata una grandissima vittoria, non solo per me, ma anche per il mio Paese. Ho sentito una grande responsabilità e un forte orgoglio nel rappresentare la mia nazione a questo livello. I miei genitori vivono in Kazakistan e sono molto felici e fieri di me. All’inizio erano un po’ preoccupati, perché la carriera artistica non è facile: richiede sacrifici, impegno e non offre sempre certezze. Ma con il tempo hanno visto la mia determinazione, la mia passione per la musica e i risultati che ho ottenuto. Ora sono convinti che ho scelto la strada giusta. Il loro sostegno mi dà forza per andare avanti».

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