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Crespo, Buffon, Adriano e gli altri: i big che hanno reso le casse crociate più ricche

Crespo, Buffon, Adriano e gli altri: i big che hanno reso le casse crociate più ricche

di Vittorio Rotolo

15 Agosto 2025, 03:01

L'abbondanza di attaccanti non conferisce a questa «ideale» Top 11 il necessario equilibrio tattico. Ma se ci fermiamo ai nomi è davvero una squadra da sogno. In rigoroso ordine di ruolo: Buffon; Thuram, Cannavaro, Leoni; Veron; Mutu, Marcio Amoroso, Adriano, Crespo, Gilardino, Bonny. Eccoli, gli undici calciatori che dalla fine degli anni Novanta ad oggi hanno reso più ricco il Parma. I 59 milioni di euro incassati in questa sessione di mercato per Giovanni Leoni (35 milioni dal Liverpool) e Ange-Yoan Bonny (24 milioni dall'Inter) rappresentano due operazioni tra le più remunerative nella storia del Parma.

Gli anni d'oro

In senso assoluto, in testa, c'è l'affare che nell'estate del 2000 portò Hernan Crespo alla Lazio: l'attaccante argentino passò ai biancocelesti per la cifra record di 110 miliardi di vecchie lire (quello di Valdanito resterà a lungo anche il trasferimento più costoso del calcio italiano), con il club di Cragnotti che inserì nella trattativa quali contropartite tecniche pure Conceicao e Almeyda.

105 i miliardi di lire che la Juventus sborsò, nell'estate del 2001, per assicurarsi le prestazioni di Gigi Buffon: una plusvalenza monstre per il Parma che aveva acquistato il portiere dieci anni prima per 15 milioni (sempre di lire, s'intende), facendolo poi debuttare in serie A nel 1995, a 17 anni. In quegli stessi giorni del 2001 Juve e Parma definirono anche l'accordo per il francese Lilian Thuram: trattativa che ai gialloblu fruttò altri 70 miliardi di lire. Sempre nel 2001 il brasiliano Marcio Amoroso finì al Borussia Dortmund per 51 miliardi.

Nel mezzo della bufera

A livello di cifre incassate dal Parma si prosegue con Alberto Gilardino: dopo essere stato tra i protagonisti della storica salvezza ottenuta nello spareggio di Bologna, nell'estate del 2005 il bomber biellese passò al Milan per 25 milioni di euro. Il trasferimento del brasiliano Adriano all'Inter per 23,5 milioni - operazione brillantemente condotta dall'allora direttore generale del club Luca Baraldi (in precedenza anche abile «regista» delle fruttuose cessioni di Buffon e Thuram) - fu ossigeno puro per le asfittiche casse del Parma, garantendone la sopravvivenza nonostante il terremoto provocato dal crac Parmalat.

Sempre all'Inter era finito, nel 2002, Fabio Cannavaro, per 22 milioni di euro. Più o meno la stessa cifra versata un anno dopo al Parma dal Chelsea di Roman Abramovich per portare a Stamford Bridge l'asso rumeno Adrian Mutu.

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