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Statistica, la fotografia dei 13 quartieri

Parma in crescita, ma a macchia di leopardo

Parma in crescita, ma a macchia di leopardo

di Monica Tiezzi

26 Agosto 2025, 03:01

Una città in crescita (2% in più di residenti dal 2020, pari a 3.875 cittadini, che portano la popolazione di Parma, al primo gennaio 2025, a 202.111 abitanti), ma non allo stesso passo in tutti i 13 quartieri. Con zone della città densamente popolate, altre decisamente meno, e con variabili importanti per quanto riguarda percentuale di stranieri ed età dei residenti.

È la fotografia scattata dall'Ufficio statistica del Comune di Parma che, all'interno del Bilancio demografico 2025 reso noto tre mesi fa, ha ora pubblicato un'analisi approfondita sulla situazione demografica e sociale dei 13 quartieri.

I risultati sono stati resi noti ieri mattina in Municipio dai tecnici dell'Ufficio statistica e commentati dall'assessore al Bilancio e Sport (con delega ai servizi statistici) Marco Bosi.

Tanti abitanti, pochi abitanti

Primo ed eclatante dato, la diversa densità abitativa delle zone della città.

«A fronte di una densità di circa 8000 abitanti per chilometro quadrato in quartieri come Parma Centro, Pablo e Oltretorrente, i più popolosi, registriamo circa 200 abitanti per chilometro quadrato in quartieri come San Martino, Golese e Vigatto. Quest'ultimo, peraltro, si dimostra comunque zona attrattiva specie per le giovani famiglie che invocano, ad esempio, ciclabili diffuse e sicure per i figli. Fra i quartieri più e meno popolosi c'è quindi uno scarto di un abitante a 40», fa notare Bosi.

Se dai quartieri meno affollati arriva, dice ancora Bosi, una forte richiesta di più connessioni fra frazioni e fra frazioni e città, oltre che di servizi più capillari, nei quartieri più densamente abitati (e con una popolazione più anziana) aumenta la domanda, ad esempio, di servizi socio-assistenziali.

Dove cresciamo di più

Tutti i quartieri hanno mostrato una dinamica positiva, seppur con intensità variabili.

In particolare, San Leonardo e Oltretorrente hanno registrato un aumento significativo del 4%, il doppio della crescita totale comunale.

Si tratta dei quartieri che segnano anche la maggiore percentuale di stranieri (28% Oltretorrente e 26% San Leonardo) e che offrono, dice Bosi, «case a prezzi accessibili e in un contesto nel quale, chi non possiede un'auto, può muoversi in bici o con i mezzi pubblici».

Il connubio fra crescita e immigrazione evidenzia, una volta di più, il ruolo degli stranieri nel mantenere positivo il saldo demografico. Ma richiama anche l'attenzione degli amministratori al cambiamento tumultuoso di questi quartieri, con il corollario di un'integrazione a volte complicata e l'esigenza di una maggiore attenzione alla sicurezza.

Dove cresciamo meno

A fronte di una crescita media totale di tutta la città del 2%, il Montanara - nel confronto con il 2020 - è quello che ha avuto un incremento più contenuto, pari allo 0,3%. Ma crescono poco anche San Lazzaro (0,5%) e Parma Centro (0,8%). Anche in questo caso, crescono meno i quartieri con l'età media più alta (47,5 anni il Montanara, 46,2 San Lazzaro) e con una percentuale minore di immigrati (15% San Lazzaro, meno di 18% Montanara).

Com'era 15 anni fa

Ampliando l'orizzonte temporale al periodo 2010-2025, la città ha visto un aumento totale dei residenti dell'8,3%. In questo arco di tempo, i quartieri con gli incrementi più consistenti sono stati San Pancrazio e Vigatto («effetto di una politica abitativa, nella prima decade degli anni Duemila, che ha visto una consistente urbanizzazione in queste aree», dice Bosi) mentre San Lazzaro è l'unico quartiere ad aver registrato una diminuzione, con un calo dello 0,6% dei residenti.

Quartieri «rosa»

Sul fronte della composizione per genere, emerge una leggera prevalenza femminile nella quasi totalità dei quartieri, con la sola eccezione di Cortile San Martino.

I quartieri con la maggiore percentuale di residenti donne sono Lubiana e Montanara, con circa il 53%. Una disparità che riflette la superiore aspettativa di vita delle donne: l'età media femminile a Parma si attesta a 47 anni, rispetto ai 43 anni degli uomini.

L'età media complessiva della popolazione di Parma continua a salire, raggiungendo i 45 anni, un anno in più rispetto al 2020. Montanara si conferma il quartiere con la popolazione più anziana, con un'età media prossima ai 48 anni, e dove si contano 241 anziani ogni 100 giovani.

Le famiglie

Il numero medio di componenti per nucleo familiare in città è di 2,1. Le famiglie unipersonali, in costante aumento, rappresentano il 44,3% del totale dei nuclei e si concentrano prevalentemente nel quartiere di Parma Centro. La popolazione straniera costituisce il 18% dei residenti totali, con una concentrazione più elevata, oltre che nei già citati Oltretorrente e San Leonardo, anche nel Pablo (25,7%) e Parma Centro (24,3%), dove circa un residente su quattro è di cittadinanza non italiana. Le nazioni più rappresentate, fra gli immigrati, sono Romania, Moldavia e Filippine.

I centenari

Fra le pagine del corposo rapporto comunale, emergono anche curiosità. A Parma, 95 residenti hanno superato i 100 anni. Quasi tutti, ossia 94, sono italiani. L'unica eccezione è una donna di origine peruviana che ha raggiunto la soglia dei 102 anni. I quartieri con più centenari sono Molinetto e Cittadella (14 ciascuno). Nel Lubiana ci sono 13 centenari e sette ciascuno nel Parma centro e in San Leonardo. Le donne - non è una novità - sono più longeve: 87 centenarie su 95. Tuttavia il primato di longevità appartiene ad un uomo di 111 anni.

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