monchio e corniglio
Hanno agito nottetempo, quando erano sicuri che non sarebbero stai colti in flagrante mentre manomettevano con della colla le serrature di due ex essiccatoi.
I vandali hanno preso di mira i bivacchi in Val Bratica - tra Casarola, nel monchiese, e Montebello, nel cornigliese - strutture con decenni di storia alle spalle, utilizzate fino a qualche anno fa per l’essiccazione delle castagne e oggi luoghi immersi nella natura a servizio del turismo ecosostenibile. Se chi ha agito lo abbia fatto per ignoranza o inciviltà non è dato sapere, ma è questo l’interrogativo che accompagna l’ennesimo episodio di vandalismo registrato nel cuore del Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano.
Il gesto ha costretto i gestori a chiudere temporaneamente la struttura, che si trova all’interno della riserva Mab dell’Appennino tosco-emiliano, privando escursionisti e appassionati della possibilità di appoggiarsi, durante le escursioni alla scoperta della zona, di un punto di riferimento prezioso per la vita all’aria aperta. I bivacchi, recuperati e affidati in gestione dal Parco dei Cento Laghi per incentivare il turismo sostenibile, rappresentano infatti una tappa molto frequentata nei mesi estivi e autunnali. Luoghi generalmente rispettati da chi li frequenta, diventano ora bersaglio di atti vandalici che minano non solo il lavoro di valorizzazione del territorio, ma anche la fruibilità di uno spazio pubblico amato da tanti.
B.M.
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