Medesano
Rapinata di denaro e gioielli mentre torna dalla spesa, e oltretutto in pieno giorno, da un uomo mascherato e armato di pistola. Sembra una scena da «Arancia meccanica», da cui Stanley Kubrick ha tratto uno dei suoi numerosi capolavori e, per stare sul cinema italiano, da lungometraggi come «L'odore della notte» con Valerio Mastandrea e Marco Giallini. Ma questo non è cinema e neppure una serie tv.
Tutto questo è realmente accaduto nella tarda mattinata di giovedì e le voci hanno fatto il giro del Medesanese in men che non si dica. L'episodio - di cui nella zona in questi giorni si parla ovunque mentre da parte degli investigatori niente trapela - ha visto come vittima della violenta (forse non dal punto di vista fisico, ma sicuramente da quello psicologico) rapina una sessantenne che vive da sola in una villetta.
Stava rientrando nella sua abitazione dopo essere andata a fare spesa quando, dopo aver disinstallato l'allarme e aperto il garage, si è trovata proprio dietro di lei un uomo mascherato e con in mano una pistola. Se fosse vera o meno è un particolare poco influente, visto il terrore che può scaturire dalla vista di un'arma che viene puntata contro.
Il rapinatore si è infilato nel garage minacciandola. Ma non si è limitato a dire il classico «dammi tutto quello che hai». No, è stato molto più sottile e perfido.
Prima di tutto, ha intimato alla donna di svestirsi in modo che non potesse uscire subito dopo la sua fuga e chiedere aiuto dandogli così quei minuti importanti per far perdere le proprie tracce. Poi rapinatore e vittima sono entrati in casa e l'uomo, sempre tenendola sotto la minaccia della pistola, si è fatto consegnare tutti i contanti che aveva e anche tutti gli oggetti preziosi, anelli, gioielli e quant'altro. Incubo finito? Nemmeno per sogno perché il malvivente non era ancora sazio del bottino che era già riuscito a procurarsi. «Mi devi fare anche un bonifico» le ha intimato fornendole perfino un numero di conto corrente.
Così l'ha costretta a prendere il cellulare e attraverso l'home banking ad accreditargli la cifra di ventimila euro. La donna a quel punto, pur pressata e minacciata, ha tentato di non far andare a buon fine l'operazione. Il rapinatore, però, se n'è accorto e l'ha costretta a fornirgli le sue password portando così a termine il suo disegno.
Ottenuto tutto ciò che voleva, se n'è andato a piedi verso la strada principale della zona dove forse aveva parcheggiato la sua automobile oppure aveva un complice in attesa.
Michele Ceparano
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