MUNICIPIO
La rivoluzione della macchina comunale inizia a prendere forma.
A illustrare i nuovi modelli organizzativi, pensati per rendere più veloce, incisiva e innovativa l'azione amministrativa, è Pasquale Criscuolo, direttore generale del Comune. «Siamo in un contesto storico di rapidi cambiamenti - spiega -. Abbiamo l'esigenza, di mantenere alta la qualità dei servizi, di rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese, di saper interpretare i bisogni del territorio, anche in ottica futura. Tutto questo in un contesto di progressiva riduzione delle entrate comunali e quindi di irrigidimento del bilancio, che comprime la possibilità di guardare a progetti ambiziosi. Una Pa lungimirante e moderna, in particolare un ente locale che dev'essere il regista e il motore dello sviluppo di un territorio, non può subire il cambiamento ma lo deve guidare».
A questo proposito «assume rilievo - rimarca - il fatto che Parma sia stato il primo Comune d'Europa ad avere introdotto, nel 2023, lo strumento di valutazione di impatto generazionale, che è stato uno dei cavalli di battaglia del dossier che ha portato a ottenere il riconoscimento di Capitale europea dei giovani 2027».
«Stiamo agendo sulla filiera della programmazione - sottolinea - per generare valore di breve, medio e lungo periodo a favore della comunità, individuando obiettivi e strategie che siano funzionali a generare questi benefici». «Insieme all'Ateneo - prosegue - abbiamo condiviso la costituzione di una realtà che mette a sistema di tutte le banche dati utili a leggere come si muove la città utilizzando le moderne tecnologie. Questo consentirà alla politica di poter avere dati e proiezioni per individuare strategie e traiettorie d'azione molto più mirate ed efficaci».
Per «per esperienza personale - osserva - posso affermare che attraverso l'utilizzo di queste nuove tecniche, i tempi medi di realizzazione di un'opera pubblica si possono ridurre del 30-40 per cento». Una riduzione dei tempi replicabile sulle azioni dell'ente. «A questo proposito - dichiara - abbiamo individuato 23 macro processi che abbiamo ridisegnato, semplificando le procedure e implementando l'utilizzo degli strumenti informatici per conseguire tempi di risposta più veloci. Tra questi, vi sono anche quelli connessi al sistema del welfare e in particolare delle politiche sociali, andando a individuare in maniera sistemica i margini di semplificazione e di intervento più efficaci, dal momento dell'intercettazione del bisogno fino alla sua risoluzione».
Quanto all'organizzazione, è pensata per non essere più verticale ma «flessibile, dinamica, trasversale, orientata per progetti e processi - afferma -. Sul raggiungimento della neutralità carbonica al 2030, sull'housing sociale e sull'attuazione del Pug, una volta che lo strumento di pianificazione sarà approvato, abbiamo previsto la compresenza di referenti di tutti i settori dell'ente». Non solo. «La realizzazione di un gemello digitale - continua - è uno dei percorsi più importanti su cui si sta lavorando e va nella direzione di avere la città a portata di mano per poter leggere in tempo reale tutte le dinamiche di trasformazione del territorio».
Un ulteriore percorso «su cui stiamo lavorando - osserva - è coinvolgere quanto più possibile, sia nei percorsi programmazione che di attuazione delle politiche dell'ente, cittadini, imprese, portatori di interesse qualificati del territorio. A questo proposito stiamo consolidando strumenti di co- programmazione e co-progettazione e di partenariato pubblico privato».
Luca Molinari
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