×
×
☰ MENU

Nuoto paralimpico

La Federazione dimentica di iscrivere le staffette ai Mondiali. Ghiretti: «Errore macroscopico, criticità evidenti»

La Federazione dimentica di iscrivere le staffette ai Mondiali. Ghiretti: «Errore macroscopico, criticità evidenti»

06 Settembre 2025, 03:01

La campionessa parmigiana di nuoto paralimpico Giulia Ghiretti a Singapore difenderà il titolo conquistato nel 2023 a Manchester. L’umore però non è dei migliori. I giorni che precedono il prestigioso appuntamento è turbato dalla notizia che l’Italia, un vero dream team del nuoto internazionale, non parteciperà alle staffette dal momento che la Federazione italiana nuoto paralimpico ha dimenticato di iscriverle.

Giulia, in qualità di veterana della Nazionale, con 28 medaglie conquistate e lo status di campionessa europea, mondiale e paralimpica in carica, nonché di componente della Giunta Cip (Comitato italiano paralimpico), non vuole fare finta di niente. «Si tratta di un errore macroscopico, che certifica le ormai conclamate criticità all’interno dello staff tecnico e della dirigenza federale di una Nazionale così importante, che, ricordiamolo, ha stravinto il medagliere negli ultimi tre Mondiali disputati – dichiara l’oro paralimpico di Parigi -. Il problema è anche a livello di staff tecnico, completamente rinnovato questa primavera dal nuovo corso federale. Una scelta legittima, ma bisogna dire che non si è tenuto minimamente conto del merito: è stato mandato a casa uno staff che ha portato a risultati mai visti prima, sostituito da un gruppo che ha persone senza competenza ed esperienza a questi livelli».

Il terremoto all’interno della Federazione si è fatto sentire anche fuori dai confini. «A livello internazionale non è una cosa passata inosservata: le altre Nazionali, ovviamente avvantaggiate da questo errore, si sono chieste il motivo dell’assenza dell’Italia, anche alla luce del fatto che abbiamo alcune staffette molto forti».

Giulia non le manda a dire, ma senza perdere la sua innata pacatezza. Il suo tradizionale sorriso, però, questa volta non compare sul volto. Il finale è amaro, ma c’è una manifestazione iridata da affrontare. «Onestamente, dopo quasi quindici anni di nuoto, tre Paralimpiadi e sette Mondiali, con quello che affronteremo tra pochi giorni, vedendo la marea di sacrifici che questa squadra ha fatto, non mi sarei mai aspettata di vedere la Federazione cadere così in basso. Il nostro movimento merita di più. Noi atleti sono certa che daremo come sempre il massimo, ma serve una riflessione profonda sul momento che la Federazione sta attraversando».

red. sport

© Riproduzione riservata

CRONACA DI PARMA

GUSTO

GOSSIP

ANIMALI