Sicurezza
È mattina. Agosto è finito da qualche giorno e via Traversetolo sta pian piano tornando ad essere rumorosa e trafficata dopo la parentesi silenziosa delle ferie estive. I camion e le auto attraversano la frazione del Botteghino, sfiorando le erbacce cresciute lungo la banchina. La banchina, non il marciapiede, perché per oltre duecento metri, in questa località alle porte di Parma, manca completamente uno spazio riservato ai pedoni. E i pedoni, però, non mancano. Molti di loro sono studenti che, tra poco, torneranno a scuola e dovranno prendere l'autobus, alle 7 del mattino, quando il traffico è più intenso. A lanciare l'allarme sulla mancanza di un marciapiede è stato, con una lettera alla Gazzetta, proprio un ragazzo del Botteghino. Si chiama Alessandro Malanca e tra poco inizierà il terzo anno al liceo Toschi.
«Abito in strada Antina - ci spiega di fronte alla gelateria, indicando con il dito la via dall'altra parte della strada - e ogni mattina devo attraversare due volte via Traversetolo per raggiungere la fermata dell'autobus ed evitare di passare dove non c'è il marciapiede». Andando verso Parma, infatti, lungo la corsia destra, il marciapiede si interrompe proprio dove strada Antina finisce in via Traversetolo, e via così, fino alla fermata dell'autobus. «Il problema principale è che attraversare la strada a quell'ora è davvero pericoloso - continua Alessandro -. Il traffico è sempre intenso e quasi tutte le auto vanno oltre il limite di velocità, che qui sarebbe di 50 chilometri orari». Insieme ad Alessandro, lamentano lo stesso problema anche Giulia e Greta. Anche loro abitano al Botteghino e frequentano il liceo Romagnosi.
«Una volta abbiamo rischiato di essere investiti - racconta Greta -. Stavamo attraversando sulle strisce e un'auto ha sorpassato in quel momento la macchina che si era fermata per farci passare. Siamo stati sfiorati». «Qui al Botteghino siamo in tanti ad essere studenti e ad avere lo stesso problema - aggiunge Giulia - ma è da tantissimo tempo che i residenti chiedono un marciapiede lungo entrambe le carreggiate. Già i nostri genitori avevano più volte sollevato la questione». Le strisce pedonali, inoltre, oggi appaiono abbastanza sbiadite. «Ogni anno si verificano episodi di pedoni investiti, l'ultimo è di una ragazza che è stata falciata sulle strisce lo scorso dicembre. Chiediamo questo marciapiede perché non vogliamo rischiare di finire anche noi così», conclude Alessandro.
Nel frattempo un uomo sta attraversando la strada sulle strisce pedonali proprio di fronte alla gelateria e un'auto proveniente da Parma imbocca la rotonda contromano, rischiando di investirlo. Secondo le parole di alcuni abitanti del Botteghino, non sarebbe la prima volta che accade. «Capita spesso di notte - afferma Paola, titolare della trattoria “Da Romeo” -. Di solito sono persone anziane che si sbagliano o dei giovani che lo fanno per divertimento. Bisognerebbe illuminare di più gli attraversamenti pedonali, inoltre - continua - c'è un tombino affossato da sistemare di fronte alla trattoria: ogni volta che le macchine ci passano sopra vanno a sbattere».
Verso la pizzeria Tramonti c'è una signora che sta uscendo di casa. «Servirebbe assolutamente un marciapiede per i ragazzi che ogni mattina attraversano – afferma – e anche un semaforo in corrispondenza di almeno un attraversamento pedonale, perché molte auto non si fermano». «Il marciapiede è indispensabile – aggiunge un uomo che si sta dirigendo verso l'auto parcheggiata –, andrebbe fatto il prima possibile». Seduto su una panchina di fronte alla tabaccheria c'è Francesco, un ragazzo di Porporano. «Ci vorrebbe almeno un semaforo all'incrocio tra via Bodrio e via Traversetolo – afferma – perché a causa del traffico si creano sempre lunghe code».
Nel frattempo si è fatto mezzogiorno. Le auto e i tir scivolano lungo la provinciale, sfiorando le erbacce lungo la banchina.
Andrea Grassi
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