Fontanellato
									Fontanellato È stato protagonista dell’arte molitoria, Franco Battioni, scomparso nei giorni all’età di 84 anni. Una vita trascorsa interamente a Fontanellato, dedicata al lavoro e alla famiglia. Da quattro anni era ricoverato in una struttura a Roccabianca, il modo migliore per fargli raccontare aneddoti e vicende del passato, era parlare del lavoro e dell’impresa di famiglia.
Franco Battioni ha passato una vita fra grano, frumento e la faccia bianca di farina. La storia dei Battioni - a quanto è possibile saperne al momento - subisce una sterzata nel 1947, quando viene acquistato un mulino sul canale a Priorato. Diventerà l’azienda che è ora e, soprattutto, diventerà la casa di quella famiglia allargata, formata da Franco e i 5 fratelli, i cugini e i relativi genitori. Vivevano tutti insieme e lavoravano insieme, come si faceva un tempo, i litigi potevano essere anche duri ma la forza del gruppo vinceva su tutto. Già in precedenza i genitori di Franco avevano avuto altri mulini ma da quel mulino e dalla nascita della casa padronale prenderà poi vita l’azienda attuale. Entrando dai fornai di montagna, o dell’estremo della Lombardia, si possono notare i sacchetti di carta bianchi con le bande colorate di Battioni. Lui, Franco, aveva iniziato portando farina e crusca per la campagna, con il carretto. Ancora prima, da bambino, accudiva la porcilaia prima di andare a scuola, come accadeva un tempo quando il lavoro duro insegnava quanto e più della scuola. Poi ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia, con alcuni fratelli e i cugini fino al successo degli anni più recenti. «Mio padre è stato il protagonista dell’arte molitoria- afferma il figlio Rossano - con i suoi fratelli e i cugini sono stati capaci di creare qualcosa di unico. Ha dedicato la vita al lavoro. È stato un donatore Avis, orgoglioso delle sue tante donazioni, è stato un volontario della Croce rossa di Fontanellato». Nel 1969 Franco Battioni conosce Ombretta, pare mentre porta la crusca agli agricoltori, poi le frequentazioni di paese fanno il resto fino a che i due si sposano nel 1969. Il 56esimo di matrimonio è stato giusto qualche giorno fa. «La scomparsa di Franco - commenta il sindaco Luigi Spinazzi - rappresenta un ulteriore lutto in tempi ristretti per la famiglia Battioni, dinastia di imprenditori che da tanti anni tengono alto il nome di Fontanellato nel loro settore. Lo ricordiamo per senso del dovere, attaccamento al lavoro, alla famiglia e per il suo amore per il suo paese».
«Come figlio devo dire grazie a tutti, a lui come genitore ma anche alla sua famiglia da cui, specie negli ultimi quattro anni, sono emersi valori importanti veri e forti, l’attaccamento gli uni agli altri. Un ringraziamento anche a villa Norge di Roccabianca, sono stati fantastici, si era integrato perfettamente e si sentiva a casa. Avevano gli occhi lucidi anche loro, gli operatori, loro che l’affrontano come una missione più che come un lavoro».
Silvio Marvisi
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