L'ultimo abbraccio a Daniele, morto sul Penna

Una grande folla ha dato ieri l'ultimo saluto a Daniele Perini, il ventiquattrenne precipitato in un canalone, una settimana fa, sul Monte Penna, dove si era recato a raccogliere funghi con un amico. Sulla bara sono state deposte le magliette da calciatore di Daniele.

La chiesa di San Francesco, dei frati cappuccini, non è riuscita a contenere il gran numero di persone: molti sono dovuti restare all’esterno, dove erano stati collocati altoparlanti, per dare modo a tutti di seguire la cerimonia funebre.

Intorno ai genitori e al fratello, distrutti dal dolore, si sono stretti i compagni, i tecnici e i dirigenti, della squadra dell’Alseno calcio, dove da alcuni mesi, era approdato Daniele Perini, dopo un passato nelle giovanili del Borgo San Donnino e del Polesine-Zibello.

A rappresentare la comunità fidentina c’era il sindaco Davide Malvisi. Fra gli intervenuti anche Rita Sartori, presidente del consiglio comunale e i consiglieri Lorenzo Cantini e Giuseppe Comerci. La cerimonia funebre è stata presieduta dal frate cappuccino, padre Francesco Bocchi, che ha concelebrato con altri religiosi del parmense e del piacentino.

«La vita di questo ragazzo che il Signore ha chiamato a sé - ha detto - non è finita, ma solo trasformata. E’ difficile accettare questa improvvisa scomparsa, che ha lasciato nel dolore la famiglia di Daniele, ma ad attenderlo in cielo, c’è una altra famiglia che lo ha accolto, nel suo abbraccio».

La musica all’organo del maestro Luca Pollastri, i ricordi degli amici calciatori, le corone di fiori del Parma Calcio e dell’Alseno hanno suscitato momenti di intensa commozione. All’uscita della bara, anche il cielo sembrava essersi messo a piangere, con una breve pioggia, mentre un applauso ha salutato «Dani».

I ragazzi dell’Alseno Calcio, con le loro felpe bianche, hanno accompagnato la bara, sino alla fine, stringendosi l’uno accanto all’altro per farsi coraggio.

Centrocampista della squadra, Daniele Perini, era stato ricordato anche al centro sportivo di Lusurasco, prima della partita contro la Fortitudo Fidenza 2025, che avrebbe dovuto giocare.

s.l.