FESTIVAL VERDI
FABIO SARTORI Otello 6½
Il tenore ha un bel registro medio ma in questo ruolo fatica nelle tessiture estreme. Il risultato è stato un approccio un po’ forzato, che ha reso la sua interpretazione di Otello piuttosto monocorde nell’arco dell’opera.
MARIANGELA SICILIA Desdemona 9
Sulla sua capacità interpretativa si è retta buona parte dell’opera e, in particolare, il quarto atto: pianissimi cesellati, raffinatezza interpretativa, Sicilia è stata capace di dare a Desdemona i tratti di una donna forte nella sua fragilità.
ARIUNBAATAR GANBAATAR Jago 8
Il baritono, oltre ad avere un impasto timbrico di grande bellezza e un bel dominio della voce, ha saputo delineare con la sua interpretazione musicale (più che con l’attorialità) uno Jago giustamente doppio, suadente e infido.
ROBERTO ABBADO e Filarmonica Toscanini 9
La lettura di Abbado non scade mai nell’eccesso, riuscendo a dipingere con studio ed eleganza la drammaturgia verdiana nei suoi contrasti, assecondandone la capacità di scandaglio psicologico dei personaggi. Bene nel complesso l’orchestra.
CORO DEL TEATRO REGIO DI PARMA preparato da Martino Faggiani 9
Il coro in quest’opera dipinge lo sfondo su cui si staglia il dramma: la tempesta, il fuoco di gioia, i canti di festa, la natura che riflette gli stati d’animo dei personaggi. Fondamentale quindi l’apporto della compagine nel conferire colori vividi alla tela.
FEDERICO TIEZZI regia 6½
La regia di Tiezzi – con le scene di Margherita Palli, i costumi di Giovanna Buzzi, le luci di Gianni Pollini, la drammaturgia di Fabrizio Sinisi – ha avuto il suo punto di forza nella sostanziale linearità, capace di farsi ancella della musica, che però non è stata sempre seguita in maniera coerente.
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da Ass. Archeosofica Parma
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata