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LA STORIA

"Non posso vivere senza i miei gatti" e alla casa degli anziani di Sorbolo viene costruito un rifugio per loro

Struttura gestita da Proges unica in tutta la provincia

Casa protetta, ora  c'è posto anche  per i  gatti di Lucio

19 Aprile 2023, 12:22

E’ stato Lucio Campodonico a tagliare il nastro del piccolo rifugio per gatti creato nel grande giardino della Casa degli anziani di Sorbolo e a «condividere» così idealmente i suoi amici pelosi con tutti gli ospiti della struttura gestita da Proges. Sì, perché la piccola struttura allestita con ciotole, lettiere, cucce e tiragraffi – unica in tutta la provincia di Parma ad essere installata in una Casa protetta - è stata realizzata proprio per ospitare i quattro gatti che da tredici anni condividevano con lui la vita nella casa di Mezzani in cui ha vissuto fino all’agosto scorso.

«Nella nostra casa ci sono sempre stati animali di tutte le specie – ha svelato la figlia Selene durante la piccola cerimonia voluta dallo staff della struttura – ma papà ha sempre avuto una passione per i gatti. Nonostante gli anni passassero e aumentassero le difficoltà nel prendersene cura, mai per un momento ha pensato di poter vivere senza gatti attorno». E, con i figli che vivono lontani e nessun altro famigliare nei paraggi, la necessità di accudire i suoi mici, arrivati a casa cuccioli e ormai prossimi alla terza età, era stata determinante nella decisione di rimanere «sordo» alle ripetute proposte di trasferirsi nella residenza per anziani.


Grazie all’aiuto di Alessia, volontaria dell’Enpa, i gatti di Lucio non sono stati solo sfamati e coccolati ma hanno potuto contare anche su visite periodiche dal veterinario, profilassi e tutte le cure necessarie per arrivare a 13 anni in ottima forma. E la storia di Lucio ha intenerito tanti, arrivando all’orecchio di Massimo Ferrari, coordinatore della Casa degli anziani di Sorbolo e grande amante dei gatti.

«Mi sono detto: qui abbiamo tanto spazio, perché non usarne un po’ per ospitare i gatti di Lucio?».


Avuto l’ok dal Comune e da Proges, bisognava però costruire una struttura solida e «a prova di incidente». «Qui ci sono venuti incontro in tanti. Il team di Rescue dogs ha costruito il primo recinto coperto, organizzando un percorso personalizzato che gli permette di arrivare in sicurezza dai gatti e di accudirli – ha ricordato Ferrari -. Dopo circa sei mesi, grazie anche all’impegno economico e “di braccia” dei figli, il Rifugio originale è stato completamente rinnovato, allargato e abbellito come lo vedete ora». E, nel frattempo, Lucio ha anche trovato un «collaboratore» tra gli anziani ospiti della casa protetta che lo aiuta, insieme agli operatori e alla veterinaria Alessandra Cocconi, a prendersi cura dei mici.


«E’ un bel messaggio che viene lanciato alle istituzioni: quello che è stato fatto qui si può replicare» è stato lo spunto lanciato da Lella Gialdi, presidente di Enpa Parma, durante il pomeriggio di festa. Invito che è stato subito «amplificato» dal sindaco Nicola Cesari. «Questa soluzione, prima in provincia, è stata capace di fare sintesi concreta tra l’attenzione dell’amministrazione al sociale e quella agli animali in un progetto capace di migliorare la qualità della vita sia del signor Lucio che degli altri ospiti della struttura».

 Chiara De Carli

© Riproduzione riservata

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