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BANNONE DI TRAVERSETOLO

Animali benedetti: c'era anche un'aquila

Sant'Antonio Abate celebrato in anticipo

Animali benedetti: c'era anche un'aquila

di Maria Chiara Pezzani

16 Gennaio 2024, 10:48

Traversetolo Una cerimonia partecipata e vivace come le «voci» e lo scodinzolio dei tanti cani presenti. Nello spazio davanti alla chiesa di Bannone si è tenuta la cerimonia in onore di Sant’Antonio abate, patrono e custode degli animali, per rinnovare una delle tradizioni più antiche e amate della parrocchia della frazione di Traversetolo, capace di rievocare l’antica usanza, testimoniata dalle annotazioni dei sacerdoti che si recavano di stalla in stalla per benedire il bestiame, e dalle numerose effigi del santo presente nelle mura degli edifici rurali.

Tante le persone che hanno partecipato alla messa presieduta dal parroco don Antonio Ciceri, accompagnati dai loro amati quattro zampe, così come i volontari cinofili del Corpo italiano del soccorso dell’Ordine di Malta, da tempo amici della parrocchia di Bannone, e le unità cinofile del gruppo cinofilo volontari Protezione civile «I Lupi».

Ad attirare l’attenzione, in particolare dei più piccoli, come da tradizione alla celebrazione, il gregge condotto dal pastore, e i grandi rapaci di Marco Cavozza, tra cui l’aquila «americana», l’imponente aquila di Steller - la terza più grande al mondo – e due falchi.

Al termine della cerimonia don Ciceri ha letto la preghiera di Sant’Antonio per poi benedire gli animali. Poi un momento di convivialità organizzato dal gruppo Alpini di Traversetolo, per raccogliere offerte a favore dei lavori che la parrocchia dovrà affrontare per ripristinare il grande muro che sorregge l’area del sagrato della chiesa, ormai pericolante, e per cui era stata lanciata l’iniziativa «Un mattone per Bannone».

Maria Chiara Pezzani

© Riproduzione riservata

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