Maltempo
“Nonostante le delibere di giunta e le determinazioni in merito al Fondo Regionale per la Montagna, alcuni sindaci segnalano ritardi nella liquidazione delle spese per la manutenzione stradale sostenute nel 2022 da parte delle Unioni Montane, responsabili della distribuzione dei fondi ai Comuni stessi. Rallentamenti che stanno creando difficoltà per i Comuni nel saldare gli impegni presi con le aziende locali che hanno eseguito i lavori, mettendo a rischio anche i bilanci comunali”. La denuncia arriva dal consigliere regionale della Lega Emiliano Occhi che, con particolare riferimento all’Unione Valli Taro e Ceno, ha portato la questione all’attenzione della Giunta regionale.
“Al momento attuale non è stata ancora liquidata la somma riferita al 2022 e non si ha idea di quando saranno disponibili tali fondi, ai quali si aggiungono quelli afferenti al 2023” ha spiegato l’esponente del Carroccio.
Sul Fondo Regionale per la Montagna risultano stanziati 15 milioni di euro per le annualità dal 2021 al 2023, 5 milioni all’anno, che sono stati suddivisi per le diverse comunità montane e comuni montani. “Tali risorse sono destinate principalmente a investimenti nelle zone montane, con un focus sulle strade, come asfaltature per le quali la ripartizione prevedeva circa 295 mila euro per il triennio” ha aggiunto Occhi spiegando che “i Comuni hanno già realizzato gli interventi e hanno necessità di saldare le aziende del territorio che hanno effettuato questi interventi”.
I fondi, tuttavia, non vengono erogati direttamente ai Comuni ma transitano dalle Unioni Montane che, una volta incassati i fondi, li distribuiscono. “L’Unione Valli Taro e Ceno non ha ancora ricevuto le risorse riferite al 2022 e i Comuni attendono il riparto per poter saldare le imprese che hanno effettuato i lavori. Occorre accelerare il processo di liquidazione delle spese, non dimenticando le problematiche che i sindaci affrontano quotidianamente nella gestione delle emergenze legate alla viabilità e alle condizioni metereologiche” ha aggiunto il leghista.
“A ciò si somma il caro-asfalti, con ripercussioni finanziarie per le imprese che lavorano sul territorio. Anche se l’assessore alla Montagna Igor Taruffi ci ha assicurato che i fondi prima o poi verranno erogati, le aziende locali non possono aspettare. Occorre verificare quali sono le procedure che le Unioni devono mettere in atto e renderle eventualmente meno farraginose per aiutare i Comuni, che devono risolvere problematiche contingenti legate alle strade - si pensi solo alle frane improvvise, al gelo, alla neve, alle alluvioni – perché i fondi arrivino al più presto sul territorio” ha concluso Occhi.
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