LESIGNANO
È ripartita da Rivalta, come cinque anni fa, l’avventura elettorale di Sabrina Alberini, sindaco di Lesignano Bagni in lizza per il secondo mandato. Una serata in cui ha presentato la squadra, i volti della lista Civiltà del Buonsenso («I miei 12 moschettieri» li ha chiamati) e i risultati del quinquennio da primo cittadino. Con lei ci sono i «veterani» dell’amministrazione uscente, il vicesindaco Gianni Bruzzoni, gli assessori Massimo Cazzini ed Elisa Bussoni, la capogruppo Maria Teresa Lombardo, e ancora i consiglieri Andrea Cavagni, Barbara Mazzini, Vittorio Ampollini e Mauro Anghinetti, già in lista cinque anni fa. Quattro i nuovi volti a completare la squadra, Letizia Dalcò, Matteo Gianniello, Alice Bertini e Nicola Zaghi.
«Mi ripresento per il secondo mandato con più consapevolezza rispetto a cinque anni fa, vi posso dire che è stata un’esperienza davvero arricchente, piena, importante». Esperienza che ha ripercorso, dalle prime ore dopo la vittoria in cui ha indossato «gli stivali gialli» per le frane causate dalle intense precipitazioni, alla pandemia, con il primo caso sul territorio provinciale proprio a Lesignano. «Abbiamo approntato fin da subito quella che era, ed è tuttora, la nostra linea di mandato: dare un senso di lungimiranza al territorio, andando a chiedere i soldi per risolvere i problemi» ha detto Alberini, che ha poi snocciolato i progetti compiuti e quelli che a breve vedranno la luce, dal potenziamento della linea idrica nella parte bassa di Lesignano e a Rivalta, con l’annuncio di una nuova condotta di due chilometri da Tassara, agli asfalti e alla messa in sicurezza delle strade. E poi il progetto di riqualificazione energetica e strutturale della scuola media grazie ai fondi Pnrr «in cui abbiamo recuperato un progetto ereditato fatto male», ai lavori al nido e a quelli in partenza nella palestra. Ancora: il rifacimento del Municipio, dei locali in piazzale Silva, il sistema di videosorveglianza, il prossimo rifacimento, e potenziamento, dell’impianto di illuminazione pubblica.
«Non so cosa significhi fare il sindaco in tempo di pace, so che gestendo le emergenze siamo riusciti a fare tanto. E tanto si fa grazie alla squadra. Le persone le ho scelte io e ho avuto una squadra fortissima, coesa e unita. Sono le cose fatte che parlano. Ho un idea molto chiara del futuro di Lesignano, è però un cammino da fare insieme. Quelli che litigano non siamo noi. I 70 anni di immobilismo al mio arrivo sono dati da questo. Perciò è importante la squadra, per andare avanti».
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