La storia
È bastato aprire la cassetta della posta per tornare a emozionarsi. Da Basilicanova a Monticelli, da Montechiarugolo a Tortiano e oltre: le sei bambine bielorusse audiolese ospitate per quattro settimane sul territorio comunale hanno colpito di nuovo al cuore.
A chi le ha seguite durante la loro estate parmense è appena arrivata una busta con le loro foto e uno specialissimo “grazie”. Tantissime buste quelle spedite, perché la loro vivacità e la loro gioia hanno saputo calamitare anche chi non l'aveva messo in conto. «Ci siamo trovate a non avere nemmeno una sera libera. Chi le ha conosciute non riusciva a stare lontano», è ancora felicemente incredula Donatella Panicammi, responsabile del comitato di Monticelli di Help for Children Parma.
Pensare che solo qualche mese fa il progetto di accoglienza estiva sembrava destinato a interrompersi. «Con nostro grande dispiacere la scuola di Strukacev, con cui collaboravamo da tempo e che ospitava bambini e bambine provenienti da famiglie particolarmente disagiate, è stata chiusa» racconta Panicammi. Dopo qualche giorno di smarrimento, l'abitudine al fare e al donarsi ha partorito una nuova idea. «Ho visitato più volte l'Istituto inclusivo per la disabilità di Gomel: ospita soprattutto persone audiolese e oltre alla scuola nella lingua dei segni, promuove anche corsi di arte, musica, danza. Non avevano mai fatto un’esperienza così e nemmeno loro..» e il tarlo si è messo in azione.
Incassato il sì di sindaco e vicesindaca, con il Comune che si è accollato i costi di viaggio delle sei bambine e di due (bravissimi) accompagnatori, il comitato di Monticelli ha iniziato a rendere operativo il progetto. Dalla tradizionale “casa” del Punto Blu c'è stato il trasloco al centro civico di Basilicanova. E dal momento in cui sono scese dal pullman, le bimbe hanno fatto accadere - col loro sorriso e con quella voglia di comunicare tramite il traduttore sul cellulare e con segni “vecchi” e altri inventati - «qualcosa di esplosivo: c'è stato il ritorno di tante associazioni, l'arrivo di nuovi volontarie e volontari, tra cui anche ragazze giovani».
E dunque i laboratori con l'Avis, la piscina e il tennis al President, i due giorni con gli scout al lago di Como, con le notti in tenda e l'esperienza della canoa, il circolo di Tortiano e gli alpini in pista, la visita al castello di Montechiarugolo e la pittura en plein air a tema, la settimana al mare - loro che non erano mai uscite dal confine - regalata da una famiglia del paese. Non solo: «I commercianti che hanno donato tantissimo, la disponibilità del dentista e della farmacia... Sono rimasta senza parole», continua commossa Panicammi.
È arrivata in dono anche La Valigia di Marco e Anna: «Vedevo sui social questo particolarissimo progetto parmigiano sui giochi da tavolo e ci tenevo moltissimo a poter creare questo legame. La Valigia è già stata presentata alle famiglie con figli o figlie iscritti all'Istituto di Gomel e sono certa che sarà utilizzatissima». E a proposito di certezze: si lavora già alla prossima, irrinunciabile estate.
r.c.
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