Gente di campagna
Allevano bovini da carne i Berti, grande famiglia interamente impegnata nella società biologica di Valmozzola, in agricoltura da cinque generazioni. Il 2016 è stato l'anno della svolta.
Con il laboratorio di sezionamento al proprio interno e coltivando sui cento ettari di podere anche il foraggio e il frumento per gli animali, la Berti, che vende direttamente al consumatore, è ora un'oasi dove si assecondano i ritmi della natura alla ricerca dell'equilibrio.
Luigi, Simona, Fabio, l'ancora adolescente Caterina, con papà Renato e mamma Maria Toscani, alias «i Berti», sono abituati a vivere e lavorare insieme. «Anche se mio fratello ed io - racconta Luigi - siamo andati ad abitare altrove con le nostre famiglie, si può dire che siamo sempre tutti qui: la stalla è a duecento metri da casa. Qualche discussione è normale, ma di base c'è una bella armonia».
Un tratto che i Berti cercano d'imprimere anche al territorio: sul terreno si raccoglie anche il legname e viene coltivato un orto che «come unico concime vede il letame delle mucche». Tra i prossimi obiettivi c'è quello di procedere al confezionamento sottovuoto e all'etichettatura della carne. Biodiversità è una parola chiave del metodo Berti, baluardo di una zona che via via ha assistito alla scomparsa delle aziende a conduzione familiare.
«Facciamo tutto in casa, in maniera naturale, come un secolo fa. Qui pascoliamo mucche, capre, pecore, galli, galline, anatre, oche. Produciamo carne bovina, ortaggi, frumento, cipolle, patate e curiamo i campi che i nostri nonni hanno arato per la prima volta tanti anni fa»: dal sito della società agricola, questo è il biglietto da visita a chiare lettere per raccontare la vocazione della «brigata».
«Siamo rimasti in pochi a fare questi mestieri - dice Luigi Berti -. Si è persa la mentalità del piccolo produttore. A Valmozzola siamo solo tre aziende ormai. Questo è un problema per la biodiversià, perché tanti terreni restano incolti e le dimensioni del seminativo diminuiscono. Collaboriamo con il Biodistretto delle Alte Valli, cui ho aderito tra i primi, con cui stiamo organizzando diversi progetti. Crediamo nel biologico, nel mangiar sano e desideriamo far conoscere la bellezza dei nostri luoghi e la qualità dei prodotti alle persone che vengono da fuori».
«Fare il biologico - conclude Luigi Berti - non è sempre facile, essendo soggetti al rispetto di rigidi parametri dell'ente di certificazione, ma è l'unico modo per tutelare la natura».
LA SCHEDA
Nome: Luigi Berti
Età: 31anni
Segno zodiacale: Leone
Studi: Perito meccanico
Hobby: Viaggi e caccia
Sogno nel cassetto: "Avere una famiglia felice e che i nostri prodotti siano conosciuti da tutt'Italia"
Azienda: Società Agricola Berti, località Casale 2, Valmozzola
Attività: Allevamento e agricoltura
© Riproduzione riservata
Contenuto sponsorizzato da BCC Rivarolo Mantovano
Gazzetta di Parma Srl - P.I. 02361510346 - Codice SDI: M5UXCR1
© Gazzetta di Parma - Riproduzione riservata