gente di campagna
Tutti invitati a visitare Mulino Vaccarezza in località Castellonchio di Berceto. «Non ci muoviamo più per fare banco, cerchiamo di portare le persone da noi in azienda, ad immergersi in questo mondo, respirare l’aria di montagna, conoscere i nostri animali e lasciarsi raccontare le storie che abitano il luogo»: parola di Marco Castellazzi, che guida la Fattoria da dieci anni.
Da sei lo affianca Elisa Ferrari. «Con lei, che nel frattempo è diventata mia moglie, sono riuscito - racconta Marco - a focalizzarmi meglio e intraprendere la strada che insieme percorriamo. Abbandonata la modalità dell’azienda agricola classica, cioè produci e vai al mercato, intendiamo divenire sempre più “centrali.” Abbiamo uno spaccio interno e riteniamo giusto mostrare come siamo ai clienti».
E’ nata così la formula Vaccarezza Experience, giornate in Fattoria che danno la possibilità ai partecipanti d’improvvisarsi pastori e casari. Ritrovo al mattino, alle sette, per mungere. Poi si passa a dar da mangiare agli animali e, udite udite, a preparare la propria caciotta, che verrà data da portare a casa con tanto di istruzioni per la conservazione fino al consumo (due o tre giorni per averla pronta da mangiare!). Segue un meritato pranzo conviviale in giardino.
Ai saluti, la consegna ufficiale dell’attestato «casaro per un giorno».
«Sono otto ore belle - prosegue Marco - con noi. C’è tanta soddisfazione a lavorare così e a collaborare con i clienti, felici anche loro. Ci siamo messi d’impegno per rendere sempre più carino e accogliente il luogo». Mulino Vaccarezza punta su «produzione limitata e qualità altissima».
L’allevamento è praticato in modo estensivo. Capre e maiali hanno a disposizione erba e pascolo, sfruttando la crescita vegetativa degli arbusti. Un altro punto fermo di Fattoria Vaccarezza è la lavorazione dei formaggi da latte crudo, aspetto che sta molto a cuore a Elisa e Marco.
«Il latte crudo - precisa lui - non fa male. Tutto dipende dalla linea produttiva, dalla bontà dell’operatore alimentare. Esattamente come la carne, il pesce, la verdura, conta quale sia la filiera. Abbiamo un laboratorio che analizza il latte ogni due settimane e testiamo continuamente i formaggi. Vengono fatti tanti di quei controlli! Se i risultati escludono criticità, non vedo perché dovrebbe essere pericoloso. Anzi, il formaggio da latte crudo fa molto bene, perché non essendo termizzato mantiene i probiotici, le caratteristiche organolettiche. Inoltre, basta provare ad assaggiare una caciotta fatta con latte di pascolo e una con latte pastorizzato, per sentire la differenza. Non ultimo, le mie capre si nutrono solo dei pascoli di Berceto: lavorare latte crudo significa valorizzare un territorio e l’unicità sei suoi prodotti».
LA SCHEDA
Nome: Marco Castellazzi; Elisa Ferrari
Età: 41 anni; 43 anni
Segno zodiacale: Leone; Sagittario
Studi: Diploma perito chimico; Maestra d’arte
Hobby: montagna e natura, cucina di prodotti agricoli; natura, animali e orticoltura
Sogno nel cassetto: «Riuscire a trasformare la nostra fattoria in piccolo agriturismo e fattoria didattica per poterci dedicare all’informazione agricola»
Azienda: Mulino Vaccarezza s.a., località Castellonchio - Berceto
Attività: Allevamento capre e produzione di formaggio, allevamento di maiali e produzione di salami e salumi, allevamento galline e produzione di uova, coltivazione di zafferano, informazione agricola.
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