Sagra di Trecasali
Fucilato crudelmente dai soldati nazifascisti a soli 20 anni nel 1945. Ucciso insieme ad altri 20 giovani coraggiosi che avevano deciso di combattere per la libertà. La storia di Eugenio Fontana è una di quelle che non vanno dimenticate. Ed è proprio per ricordare una figura emblematica della nostra terra che Anspi Trecasali-Sissa e circolo Arcistella hanno deciso di organizzare una mostra fotografica - grazie alla collaborazione di Carlo Bassanini, collezionista acuto - che ripercorre la vita dell'eroe a cui è intitolata la piazza principale di Trecasali, la stessa che fino a domani ospita la tradizionale e affollata Sagra di Trecasali. L'iniziativa fa parte della ricca programmazione tra cultura e divertimento (oltre a un'ottima cucina) di un appuntamento annuale che ormai gode di una fama tra le più rinomate della provincia, anche grazie all'impegno di tantissimi giovani del posto che, con il supporto del Comune, offrono idee e tempo libero come volontari sul campo.
Nella sala del circolo Arcistella, si tiene fino a domani la piccola-grande mostra «Eugenio Fontana, nome di battaglia "Carlo"», nel centesimo anniversario della nascita e ottantesimo della fucilazione a Villa Cadè, a cura di Anna Pellegrini e Flavia Corradi dell'Anspi locale. A corredo il documentario «Eugenio Fontana: Carlo» di Filippo Carraro e Jacopo Gaibani, presentato ieri e proiettato a ciclo continuo.
Eugenio Fontana nasce a San Quirico l'8 maggio del 1925, in una famiglia contadina. E' il secondogenito di tre maschi. Non fa in tempo a diventare grande che sente la necessità di «arruolarsi» nelle fila partigiane. Entra nella 78ª brigata Sap con il nome «Carlo».
La mostra, attraverso una serie di immagini che lo ritraggono, racconta - con immagini e parole da leggere per comprendere il contesto - la vita e i luoghi della terribile morte a cui fu condannato un giovane che ha combattuto per la democrazia. Ci sono le fotografie della famiglia, i documenti di identità, i drammatici fotogrammi dei funerali a cui partecipò l'intero paese per abbracciare la mamma distrutta dal dolore, e ci sono le immagini del luogo della strage in cui furono assassinati con inaudita crudeltà altri 20 giovani partigiani. Non mancano le le testimonianze e le commemorazioni nei tempi recenti con il sindaco Igino Zanichelli in prima fila, a riprova che Trecasali non dimentica e non vuole dimenticare.
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