Collecchio
Collecchio Addio a Lina Bettati, pilastro del volontariato collecchiese. Pensionata, 80 anni, se ne è andata improvvisamente a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute.
Lina ha dedicato la propria vita alla famiglia, al lavoro ed alla sua comunità. Collecchiese doc, era nata il 4 agosto del 1945 proprio a Collecchio.
Iniziò come impiegata, era ragioniera, nello studio Iotti, per poi passare alle dipendenze della Camicetta, ditta specializzata nella confezione di capi di abbigliamento femminili. Ha concluso la sua carriera nella ditta di elettrodomestici Franco e Fausto Fanfoni, quando il negozio era ancora in via Spezia.
Dopo il pensionamento, agli inizi degli anni Duemila, è nato l’impegno come volontaria. Cominciò seguendo i bambini nel periodo di pre-scuola e come accompagnatrice sullo scuolabus. È diventata, poi, per oltre un decennio, coordinatrice Auser a livello locale, fino al 2021. Nel 2015 il sindaco Paolo Bianchi le conferì l’onorificenza di Cavaliere della Croce, proprio per i meriti in campo sociale e del volontariato.
Un impegno che l’ha vista coordinare oltre 65 volontari Auser, impegnati su più fronti: taxi sociale, attività educative, assistenza al centro diurno anziani e vigilanza scolastica. «Lina – la ricordano gli ex colleghi di Auser – era sempre disponibile. Pacata, era dotata di grande fairplay. Il suo sorriso contagioso sapeva infondere ottimismo. Una persona dinamica capace di rapportarsi con i volontari e con le associazioni del territorio».
Le amiche, compagne di gioco a burraco e a “bestia”, la ricordano commosse: «Lina era una donna in gamba che sapeva capire chi aveva di fronte. È stata un punto di riferimento, ci ha sempre incoraggiate e sostenute anche in momenti difficili. Una persona aperta che ha fatto del bene e si è fatta ben volere».
La sindaca Maristella Galli ha commentato: «Lina è stata per vent’anni volontaria Auser divenendo poi coordinatrice e svolgendo questa attività sempre con passione e grande generosità. Sapeva coinvolgere e mettere in primo piano le esigenze dei cittadini, impersonificava il vero spirito del volontariato, che viveva come una missione. Sempre sorridente, era punto di riferimento per i bambini sullo scuolabus e garanzia di sicurezza per i genitori».
L’altro caposaldo della sua vita è stata la famiglia a cui si è dedicata con affetto e abnegazione. Si era sposata nel luglio del 1964 con Gianfranco Terbonati. La loro unione è stata coronata dalla nascita dei figli Massimo e Lorella. «Nostra madre - dicono i figli - ha costituito un punto di riferimento imprescindibile, il pilastro della nostra famiglia. Dolce e premurosa, ci ha dato tanto affetto. Ci mancherà». La piangono il marito Gianfranco, i figli Massimo con Monica, Lorella con Gianluca ed i nipoti Nicole, Simone e Laura. I funerali oggi alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Prospero a Collecchio.
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