Corniglio
Corniglio In tantissimi si sono riuniti nella chiesa dell’Assunzione di Maria vergine per dare l’ultimo saluto ad Aldo Valenti, il 79enne di Corniglio scomparso nei giorni scorsi dopo aver perso la sua personale battaglia contro una malattia che non gli ha lasciato scampo. In tanti hanno voluto stringersi in un abbraccio alla famiglia per esprimere stima e affetto nei confronti di un uomo buono, sempre sorridente, pacato e gentile, e negli occhi di ognuno di loro c’era il ricordo di un sorriso, di una parola gentile, di una battuta scambiata con Aldo, che ha saputo conquistare l’amicizia di tutti. Nato a Sivizzo, secondo di quattro fratelli, Aldo ha dovuto crescere in fretta e a 17 anni, dopo la prematura morte del padre, ha iniziato a lavorare per la Saipem e a girare il mondo per la costruzione dei metanodotti Agip: ha girato il mondo Aldo, fino a quando non ha deciso di mettere su famiglia con la sua Enza, che ha sposato nel 1972.
La nascita del primogenito Luigi, seguita poi da quella di Francesca, lo ha convinto a fermarsi e a tornare alle proprie radici: voleva stare vicino alla sua famiglia e così ha iniziato a lavorare inizialmente in un prosciuttificio della zona per poi essere assunto alla Tep come autista. La pensione gli ha permesso poi di coltivare le sue passioni: caccia, pesca, funghi. Tutto ciò, insomma, che gli permettesse di girare la sua amata montagna, sempre in compagnia dei suoi inseparabili cani. Marito e padre attento e presente, Aldo è stato anche un nonno affettuoso con le sue adorate nipoti, Giorgia e Gaia. In molti, ora che Aldo non c’è più, sentiranno la sua mancanza ma il ricordo della sua presenza costante e discreta e della sua simpatia accompagneranno per sempre tutti coloro che lo hanno conosciuto e che gli hanno voluto bene.
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