sissa trecasali
Aveva notato un cartello affisso in un bar del paese che pubblicizzava la vendita di un computer usato ad un prezzo interessante. Contattato l’acquirente e fissato il prezzo, al momento dell’apertura del “pacco” l’amara sorpresa, invece del computer, del monitor e della tastiera, solo cianfrusaglie.
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Sissa Tre Casali, a seguito di un’articolata indagine, hanno denunciato un 50enne italiano, ritenuto il presunto responsabile di una truffa.
L’episodio si è verificato alla fine del mese di agosto, quando un 20enne di origine straniera residente a Sissa, ha notato un annuncio interessante non su internet ma su di un volantino affisso all’interno di un bar del paese.
Il volantino reclamizzava la vendita da parte di un privato di un computer, un monitor, una tastiera ed un mouse usati, il tutto, come recitava l’annuncio, alla modica cifra di 120 euro.
Il 20enne, interessato all’acquisto ha contattato il venditore ed ha fissato un appuntamento in paese poiché il venditore si era detto disposto a raggiungerlo, per la consegna del materiale con il contestuale pagamento.
Di fatto, all’orario stabilito il venditore si è fatto trovare nel luogo stabilito e sfoggiando un gran sorriso ha consegnato uno scatolone al 20enne straniero che, non padroneggiando molto la lingua italiana, non si è dilungato in chiacchere né tantomeno ha verificato sul momento il contenuto, limitandosi a mettere il pacco in macchina consegnando i 120 euro pattuiti al 50enne, che si è allontanato in tutta fretta.
Solo nel tardo pomeriggio il ragazzo ha fatto rientro a casa ed ha aperto la scatola, scoprendo che all’interno non vi era il P.C. ma solo cianfrusaglie.
Resosi conto di essere stato truffato, il 20enne si è rivolto ai Carabinieri di Sissa Tre Casali, ai quali ha denunciato l'accaduto.
I militari hanno avviato immediatamente l’indagine, acquisendo il traffico telefono dell’utenza in uso al venditore, i cui risultati sono stati incrociati con i dati acquisiti dai sistemi di video sorveglianza presenti in zona.
Al termine dei positivi riscontri acquisiti i Carabinieri hanno identificato il presunto responsabile, un 50enne italiano residente in provincia che è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma per il reato di truffa.
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