Fiera nazionale
Albareto A parlare sono i numeri con ben oltre 3mila persone che hanno degustato i piatti nel ristorante allestito nella tensostruttura, oltre 10 quintali di fungo porcino cucinato e più di mille presenze al Museo del Fungo.
Cala così il sipario sulla tre giorni dedicata al fungo porcino, che anche quest’anno ha trasformato Albareto nella capitale del gusto e della cultura dei boschi.
La 28ª edizione della Fiera Nazionale chiude con un bilancio più che positivo: numeri in crescita, entusiasmo dei visitatori e un clima di autentica festa che ha coinvolto l’intera comunità.
I visitatori sono arrivati da tutto il nord Italia, attratti dai profumi della cucina, dagli stand gastronomici e dalle tante iniziative collaterali. Un pubblico sempre più vario, fatto non solo di buongustai ma anche di famiglie e bambini che hanno potuto contare su spazi dedicati al gioco, laboratori e attività all’aria aperta, tra escursioni nei boschi.
«Siamo stanchi ma davvero felici – raccontano i volontari – abbiamo fatto tanti passi per servire i tantissimi che hanno pranzato e cenato ai nostri tavoli, ma i loro sorrisi e i complimenti ci ripagano di tutto». Parole che riassumono perfettamente lo spirito di una manifestazione che vive grazie all’impegno e alla passione di oltre 250 volontari, autentico motore della Fiera.
Soddisfatto anche Luigi Ferrari, assessore al Turismo e presidente dell’associazione Fiera: «È stata un’edizione che lascia ancora una volta il segno. Albareto è un paese dal cuore grande, capace di collaborare e di accogliere con entusiasmo. I volontari hanno dato prova di un impegno straordinario, e voglio ringraziarli tutti, insieme agli chef che hanno diretto una cucina di altissimo livello, che ha soddisfatto i visitatori con menù sfiziosi e di alta qualità».
Il fungo porcino, protagonista assoluto della kermesse, è stato celebrato in ogni forma e ricetta: dai primi piatti ai secondi più tradizionali, fino agli abbinamenti più creativi. Un tripudio di sapori che ha raccontato l’identità di un territorio legato profondamente ai suoi boschi e alle sue tradizioni.
Assente solo fisicamente ma vicino con il cuore, il sindaco Carlo Berni, costretto a casa da un’influenza, ha voluto comunque inviare un messaggio di gratitudine: «Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito al successo della fiera: organizzatori, volontari, visitatori e partner. Ci stiamo già preparando per una nuova edizione ancora più ricca. Le aspettative di alzano ad ogni edizione non possiamo deludere».
La Fiera del Fungo Porcino di Albareto si conferma dunque un evento di riferimento nazionale, capace di unire gastronomia, natura e cultura in un’atmosfera autentica e accogliente. Un arrivederci al prossimo anno, sempre ad Albareto, per continuare a celebrare insieme il profumo del bosco e la magia del suo re: il porcino.
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